Infortuni mortali nei primi giorni di lavoro

Infortunio sul lavoro
Infortunio sul lavoro

Infortuni mortali nei primi giorni di lavoro

Milano – Un infortunio mortale su 20 avviene nella prima settimana di lavoro. A dirlo è uno studio dell’Osservatorio permanente sugli infortuni e sulle malattie professionali in Emilia-Romagna. Dall’analisi – pubblicata dal Corriere Della Sera -emerge che più l’azienda è piccola e meno investe in formazione più cresce la probabilità che si verifichi un incidente. Incidente che nella maggior parte dei casi riguarda lavoratori o lavoratrici precacari. Lo studio, partendo dai dati Inail, prende in considerazione 10.785 infortuni, di cui 4.410 gravi e 6.375 mortali, avvenuti nel periodo 2002-2022. L’88,2% delle morti sul lavoro e il 78,1% degli incidenti gravi è avvenuto in aziende con meno di 50 addetti (53,8% degli occupati). Il 66,9% degli infortuni mortali avviene nelle aziende con meno di dieci dipendenti (28,1% degli occupati). Il 34,3% degli infortuni gravi e il 55,8% di quelli mortali presi in analisi a livello nazionale ha riguardato lavoratrici e lavoratori con contratti precari o comunque non standard (non a tempo pieno e indeterminato). Questi lavoratori rappresentano il 22% degli occupati, sottolinea la Cgil che denuncia: «La precarietà espone ad un maggior rischio infortunistico. A incidere su questi numeri è anche la mancanza di formazione. Lo studio evidenzia come il 4,9% degli infortuni mortali (uno su venti) e il 3,3% degli infortuni gravi avvenga nei primi sette giorni di lavoro. «Questi dati rendono evidente l’importanza della formazione dal primo giorno», sottolinea il sindacato, aggiungendo: «Tali rilevazioni possono essere condizionate altresì dalla tendenza, in caso di lavoro `in nero´, a regolarizzare le posizioni di lavoratrici e lavoratori nel momento in cui si verifica un infortunio grave o mortale».