Panetta (Bankitalia): effetto dazi, rischio Pil -1,5%

Panetta (Bankitalia): effetto dazi, rischio Pil -1,5%

Torino – Di fronte a un Vecchio continente che fatica ritrovare slancio e una risposta comune ai tumulti geopolitici, per Fabio Panetta l’Europa si salva solo con l’Europa, scrive Il Corriere Della Sera. Facendo investimenti e aumentando la produttività, con una sola voce: «Europa e Italia hanno un sistema produttivo d’eccellenza, un capitale umano ampio e diffuso, talenti, risorse finanziarie; possono costruire il proprio futuro con scelte coraggiose, visione e unità d’intenti». (…) È un discorso da considerazioni finali, quello che Panetta ha tenuto all’Assiom Forex di Torino, toccando tutti i temi a lui cari, dalla congiuntura, al caro-vita, passando per criptoasset, dazi e la nostra economia. A cominciare dall’imposizione dei dazi Usa che, secondo Palazzo Koch, se fossero applicati e accompagnati da ritorsioni «la crescita del Pil globale si ridurrebbe di 1,5 punti percentuali», con un -2% per gli Stati Uniti e un -0,5% per l’Europa con effetti maggiori in Germania e Italia, con le nostre imprese sempre più sotto pressione da parte di quelle cinesi, costrette a cercare mercati al di fuori del Nord America. La strategia Trump delle imposte doganali per negoziare i rapporti economici potrebbe avere conseguenze inaspettate e generare nuove fratture. (…) Per questo, ammonisce il governatore, il Vecchio continente «deve adottare un nuovo modello di sviluppo che valorizzi il mercato unico e riduca la dipendenza da fattori esterni. Vanno rilanciati gli investimenti, che da anni sono inferiori rispetto a quelli degli Stati Uniti». Ma non basta investire di più, «è necessario investire meglio, privilegiando i progetti e le riforme in grado di innalzare la produttività, la cui bassa crescita rappresenta il principale fattore di debolezza dell’economia europea». In cima alla lista i settori innovativi, soprattutto quelli legati a digitale e ambiente.