Bhuvnesh Singh, Gestore del fondo Comgest Growth. Il mercato indiano cresce

Bhuvnesh Singh, Gestore del fondo Comgest Growth. Il mercato indiano cresce

Milano – Il mercato indiano ha continuato a registrare solide performance nel 2024, superando i 5.000 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato. Nonostante alcune oscillazioni, l’indice MSCI India ha guadagnato l’11,2% in USD (+18,6% in EUR) durante l’anno. Il contesto macroeconomico nazionale è stato solido, seppur con qualche intoppo. Le elezioni hanno riconfermato il partito al potere, Bharatiya Janata Party (BJP), che però ha perso la maggioranza ed è ora sostenuto da alcuni alleati pre-elettorali. Anche se questo dovrebbe portare ad alcuni aggiustamenti nella politica governativa, ci aspettiamo comunque che le linee generali rimangano simili. Dal punto di vista ciclico, l’economia si è leggermente indebolita, trainata sia dalla politica monetaria restrittiva che dall’indebolimento dell’impulso fiscale. Secondo le attuali previsioni della banca centrale, l’India dovrebbe conseguire una crescita del PIL reale del 6,6% su base annua (a/a) nell’esercizio 2025, rispetto alle precedenti aspettative del 7,2%. Per il futuro ci aspettiamo che l’impulso fiscale migliori, con un’accelerazione della spesa pubblica. La Reserve Bank of India (RBI) ha già segnalato una posizione neutrale per la politica monetaria, anche se l’inflazione vischiosa potrebbe ritardare i tagli dei tassi. I flussi affluiti nel mercato indiano sono stati influenzati da fattori globali come il rialzo dei rendimenti delle obbligazioni statunitensi, il rafforzamento dell’indice del dollaro e lo spostamento tattico verso la Cina a metà anno. Le istituzioni estere hanno registrato deflussi netti di 750 milioni di dollari dai mercati azionari a fine anno, in calo rispetto al picco di afflussi netti di 12 miliardi di dollari USA di fine settembre, mentre i flussi istituzionali interni sono rimasti consistenti, pari a 62 miliardi di dollari. Zomato, società di tecnologia di consumo, ha guadagnato oltre il 100% in USD. La società è leader di mercato nelle consegne di cibo a domicilio e nel quick commerce in India. Mentre il mercato del food delivery si è stabilizzato, con due soli operatori, fungendo da segmento stabile e generatore di flussi di cassa, il q-commerce sta registrando alti tassi di crescita, in quanto cattura quote di mercato da altri canali di distribuzione offrendo una maggiore convenienza. KEC International è una delle principali società di ingegneria e costruzioni in India. L’azienda è stata uno dei maggiori beneficiari di una robusta pipeline di investimenti in conto capitale per la trasmissione e la distribuzione (T&D) dall’India e dai Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo. Prevediamo che KEC genererà una crescita dei ricavi compresa tra il 15% e il 19% circa nel medio termine. Riteniamo che la crescita degli utili sarà nettamente più accentuata man mano che i margini miglioreranno e la leva finanziaria si ridurrà. Oberoi Realty, sviluppatore leader nell’area della Grande Mumbai,ha lanciato il tanto atteso progetto Thane, i cui riscontri e la dinamica delle vendite hanno evidenziato solidità. I vasti asset di rendita della società sono stati completati e dovrebbero iniziare a generare una notevole liquidità nei prossimi trimestri. Continuiamo ad apprezzare la società per la solidità della sua situazione patrimoniale e del track record di esecuzione. HDFC Bank, la principale banca privata in India, ha dovuto trovare un equilibrio tra crescita e margini dopo la fusione nel 2024. Riteniamo che questa situazione dovrebbe normalizzarsi nei prossimi trimestri e che la crescita possa recuperare il terreno perso. Le valutazioni appaiono ragionevoli, visto il potenziale di crescita a lungo termine attorno al 15% per la banca. L’economia indiana si trova in una fase d’oro, con una politica stabile, un quadro geopolitico favorevole, una forte classe imprenditoriale e un solido contesto macroeconomico. Ciò potrebbe permettere al Paese di crescere più delle altre economie e diventare la terza maggiore economia del mondo entro la fine del decennio. Le situazioni patrimoniali solide di imprese e famiglie indicano un ciclo di consumi e capitale robusto in futuro. La popolazione indiana sta diventando sempre più ambiziosa, il che sta portando all’affermarsi di nuovi modelli come la proliferazione dei pagamenti digitali, l’elevato consumo di dati mobili pro capite e una rapida espansione del quick commerce. Nel breve termine, vorremmo evidenziare due fattori che dovrebbero accelerare la crescita nel secondo semestre dell’esercizio 2025. In primo luogo, la spesa in conto capitale del governo per il periodo da aprile a novembre 2024 è diminuita del 12% su base annua (a/a). Se il governo raggiungesse il dato preventivato per l’esercizio 2025, nel restante periodo dell’esercizio si dovrebbe assistere a una crescita del 65% su base annua rispetto al periodo corrispondente del 2024. In secondo luogo, la politica della RBI è stata restrittiva, con una liquidità del settore bancario in deficit per la maggior parte dell’anno e misure prudenziali che hanno frenato la crescita dei prestiti al dettaglio non garantiti. Se l’inflazione dovesse normalizzarsi (come si è visto nei dati di novembre, pari al 5,5% rispetto al 6,2% di ottobre), la RBI acconsentirà probabilmente a un leggero allentamento della sua politica monetaria. I rischi per le azioni indiane possono derivare dall’accentuata incertezza del contesto macroeconomico globale e dal persistente rallentamento della crescita registrato negli ultimi due trimestri. Tuttavia, il nostro stile di investimento si concentra su società con forti vantaggi competitivi, in grado, a nostro avviso di sostenere una crescita a doppia cifra nel lungo periodo anche in presenza di fluttuazioni economiche cicliche.