Stanzione (Cgil): oggi siamo tutti madri e padri di Ramy
Milano – Parlando alla manifestazione che ha accompagnato lo sciopero generale, Luca Stanzione, segretario della Camera del Lavoro di Milano, è tornato sulla vicenda del giovane Ramy, morto durante un inseguimento delle Forze dell’ordine. “Siamo tutti oggi madri e padri di Ramy. Bisogna scegliere da che parte stare. Guardiamo a quello che succede nella nostra meravigliosa città dal punto di vista di un padre, di una madre, magari immigrati come sono state le nostre madri e i nostri padri, che hanno vissuto solo nella speranza che la vita dei loro figli valesse la pena di essere vissuta appieno. Siamo tutti quegli immigrati manovali, camerieri, operai, magazzinieri, driver. Siamo tutti padri e madri di elettricisti che sono cresciuti qui, che hanno studiato qui, che vivono, amano e sperano qui. Siamo tutti oggi madri e padri di Ramy. Un ragazzo che muore inseguito dalle forze dello Stato, persone pagate una miseria lanciate nelle strade a rincorrere e soccorrere da sole mentre il mondo grida e sbraita. Ramy muore, sarà la magistratura a dire come è morto, ma su quello squooter sono morti i genitori di Ramy. I loro sogni. Il sogno che loro figlio potesse vivere una vita migliore della loro. Una vita sicura. E allora diteglielo voi a quella famiglia dilaniata che lo Stato sta dalla loro parte. Che lo Stato non li ha traditi. Qui in questa piazza c’è un popolo che si sente abbandonato dallo Stato. Ci sono tutti i malati dimenticati dal sistema pubblico della sanità e della formazione”, ha concluso il segretario della Cgil milanese.