Vertice sicurezza a Milano, Piantedosi: città non è fuori controllo

Vertice sicurezza a Milano, Piantedosi: città non è fuori controllo

Milano – Si è svolto in queste ore, in prefettura a Milano, un vertice alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per affrontare nel dettaglio la situazione legata agli scontri dei giorni scorsi nel quartiere Corvetto. Con il ministro erano presenti anche il prefetto Claudio Sgaraglia e il questore Bruno Megale, oltre al sindaco di Milano, Giuseppe Sala. L’incontro è stato organizzato per individuare una strategia finalizzata a gestire la situazione del quartiere milanese, teatro di scontri dopo la morte di Ramy Elgaml, il 19enne di origine egiziana che ha perso la vita mentre scappava da un posto di controllo, a bordo di uno scooter guidato da un amico, finendo per schiantarsi in circostanze ancora da chiarire. “Non si può dire che Milano sia una città fuori controllo. Poi, nessun segnale va sottovalutato”, ha sottolineato Piantedosi, al termine del vertice. “La riunione di oggi è stata molto proficua perché abbiamo avuto modo di rappresentare anche quello che era un impegno che stavamo mettendo a livello centrale nei confronti della città e dell’area metropolitana di Milano, a prescindere dagli ultimi accadimenti”, ha precisato ancora il ministro dell’Interno. “Abbiamo parlato dei rinforzi ormai imminenti, attesi tra dicembre e gennaio: oltre al normale turn-over tra le tre forze di polizia, immetteremo più di 600 unità di personale aggiuntivo”, ha confermato infine Piantedosi, sottolineando che questa decisione permetterà di avere “un significativo beneficio anche nei servizi di controllo del territorio”. A margine del vertice ha parlato anche Sala, confermando in sostanza quanto già spiegato da Piantedosi. “Da gennaio ci saranno 600 nuovi rappresentanti delle forze dell’ordine tra polizia, carabinieri e guardia di finanza. Ci è stato garantito, ed è finalmente una notizia molto importante, che 600 sono addizionali rispetto ai ripristini del turn-over, quindi saranno in più”. Il sindaco di Milano, poi, ha proseguito parlando della città in generale. “Non mi spingo a dire che Milano è una città sicura e non ha problemi, ma non serve a nulla crocifiggerla, visto che sta facendo uno sforzo in vista di un modello che non è del centrosinistra, ma che caratterizza tutte le città internazionali”. Quindi, ecco la conferma dell’incontro con i genitori del 19enne egiziano che ha perso la vita. “Incontrerò i familiari di Ramy, dopodiché credo che sia assolutamente giusto farlo per rispetto del dolore. È chiaro che abbiamo apprezzato le parole dei familiari, che avrebbero potuto incendiare gli animi e invece hanno cercato di buttare acqua sul fuoco e lo hanno fatto in maniera assolutamente adeguata”.