Mozambico e Regione Lombardia: un ponte di sviluppo economico e lavoro dignitoso
Milano – Il Mozambico è un Paese in cui negli anni la rete ISCOS Lombardia ha implementato numerosi progetti di cooperazione internazionale per lo sviluppo di opportunità di lavoro dignitoso per le comunità locali e di rafforzamento dell’attività del Sindacato, dai programmi di prestito e microcredito rurale nella zona di Maputo, alla formazione professionale per quadri tecnici ed operai di imprese alimentari, dal supporto ai docenti di aziende metalmeccaniche, all’inserimento lavorativo e formazione professionale dei giovani. Per questi motivi, la stessa ISCOS Lombardia, con CISL Lombardia, Regione Lombardia e il patrocinio della Commissione Europea, in occasione della visita in Italia di una delegazione di sindacalisti mozambicani delle confederazioni OTM e Consilmo, ha organizzato, presso la sala Solesin di Palazzo Lombardia, l’iniziativa “Sviluppo economico e lavoro dignitoso: il caso del Mozambico. Quale impatto della direttiva UE sulla Due Diligence alle imprese?” La giornata è stata aperta dal Segretario Generale della CISL Lombardia Ugo Duci, che ha portato i suoi saluti al Sottosegretario Catteneo e alla platea dei presenti; successivamente, sono intervenuti illustri ospiti: Raffaele Cattaneo, Sottosegretario con delega alle relazioni internazionali ed europee di Regione Lombardia, il quale ha spiegato il ruolo di Regione Lombardia per la crescita sostenibile sia dal punto di vista ambientale che sociale e l’approccio di Regione verso il Mozambico, anche alla luce del Piano Mattei; in particolare, il Sottosegretario ha evidenziato un nuovo approccio nella collaborazione internazionale, che parta da una condizione di partnership, così come previsto dal Piano Mattei, fra i due Paesi e che veda uno sviluppo sociale, non solamente economico, fra gli obiettivi di questa collaborazione, che si estrinseca in un coinvolgimento partecipativo delle comunità locali alla realizzazione dei programmi di sviluppo. Programmi che per Regione Lombardia non devono piovere dall’alto, ma devono essere frutto di un lavoro di sinergia fra Regione Lombardia e le ONG regionali, in modo da realizzare investimenti programmati, grazie alle esperienze e conoscenze delle ONG. All’evento, partendo dalla testimonianza sulla situazione economica, politica e ambientale del Mozambico, raccontata da Manuel Daniel Ngoque, rappresentante della delegazione dei sindacalisti del Mozambico, hanno partecipato, inoltre, Laura Corrado, Capo Unità per gli Affari Internazionali presso la DG EMPL della Commissione Europea e Claudio Sottile, Presidente del Coordinamento dei coordinatori dei Comitati Aziendali Europei e Responsabile del Dipartimento Internazionale della FILCA CISL, che hanno fornito una panoramica della Direttiva UE sulla Due Diligence e come essa possa essere implementata a beneficio dei lavoratori, anche di quelli dei Paesi in via di sviluppo. I lavori sono stati illustrati da Miriam Ferrari, Presidente di ISCOS Lombardia e sono stati moderati da Marta Valota, Direttrice di ISCOS Lombardia. “Desidero ringraziare il Sottosegretario Raffaele Cattaneo, per la partecipazione e l’attenzione che ha riservato alla CISL e ai temi di cui abbiamo discusso in questa importante mattinata, per l’ospitalità, ma anche per il significato di svolgere questa giornata dentro l’Istituzione regionale, in quanto rappresenta una modalità di partecipazione ai processi di sviluppo internazionale. Un ringraziamento anche a tutti i partecipanti e ai colleghi mozambicani, non solo per il lavoro che svolgono ogni giorno nelle oggettive e grandi difficoltà, ma anche per la loro tenacia, la loro determinazione e la loro visione, indispensabile per chi rappresentano e per le future generazioni”, ha affermato Dino Perboni, Segretario Regionale CISL Lombardia, durante la conclusione dell’evento. “La globalizzazione è senza dubbio un aspetto che tocca la sfera dell’economia, ma ha anche effetti su quella sociale, da qui l’importanza della nascita della Direttiva Due Diligence, per lo sviluppo di una coscienza e di un sentimento sovranazionale, e oggi sovracontinentale, che tenga conto del rispetto dei diritti delle persone e del vivere in ambienti sani, dentro e fuori il lavoro” – ha continuato – “il Congresso Internazionale che si è svolto a Madrid gli scorsi 13 e 14 novembre ha affermato che ‘il coinvolgimento collettivo e sindacale nelle decisioni aziendali che riguardano i posti di lavoro deve essere rafforzato, istituendo un’effettiva partecipazione democratica sul posto di lavoro’. Partecipazione che deve intendersi come attuazione di quell’articolo 46 della Costituzione (che riguarda la partecipazione dei lavoratori alle scelte aziendali) che rappresenta una chiave di volta per le relazioni sindacali da rivendicare in questo cambio d’epoca. Chiudo con le parole della Segretaria Generale della CES Esther Lynch ‘non dobbiamo resistere alla necessità di una transizione, ma dobbiamo guidarla’.