Roma – La riduzione di 5.000 posti di lavoro presso l’unità siderurgica di Thyssenkrupp Ag è prevista entro il 2030, ha rivelato l’azienda in un comunicato. Attualmente impiega circa 27mila persone. L’azienda è stata duramente colpita dalla concorrenza, soprattutto asiatica, dall’eccesso di offerta globale di acciaio, dall’aumento dei tassi di interesse e dall’aumento dei prezzi dell’energia dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
“Sono necessarie misure urgenti per migliorare la produttività e l’efficienza operativa di Thyssenkrupp Steel e per raggiungere un livello di costi competitivo”, ha dichiarato la società in un comunicato citato da Reuters.
La settimana scorsa Thyssenkrupp ha ridotto il valore delle sue attività siderurgiche di un ulteriore miliardo di euro, attribuendo la colpa alle scarse aspettative di guadagno e al costoso processo di conversione all’ecologia.
L’azienda industriale tedesca ha annunciato una perdita netta annuale di 1,4 miliardi di euro, attribuibile principalmente alla svalutazione, che è stata inferiore alla perdita di 2 miliardi di euro dello scorso anno. La svalutazione segna la seconda svalutazione di attività del conglomerato in due anni, dopo che la sua unità siderurgica aveva perso 2,1 miliardi di euro di valore lo scorso novembre. “Per quanto riguarda le nostre principali questioni strategiche, l’anno fiscale in corso sarà un anno di decisioni, soprattutto per Steel Europe e Marine Systems”, ha dichiarato martedì scorso l’amministratore delegato Miguel Lopez in un comunicato.