Università di Bergamo e Heritage International Institute insieme per promuovere il turismo responsabile e accessibile
Bergamo – Dal 25 al 29 novembre 2024, l’Università degli studi di Bergamo, in collaborazione con l’Heritage International Institute, organizza l’International School dal titolo “Heritage Tourism for All. Tangible and Intangible Heritage Accessibility and Responsible and Inclusive Tourism”. L’iniziativa proseguirà online fino al 20 dicembre 2024, con l’obiettivo di sensibilizzare e formare studenti e professionisti sull’importanza dell’accessibilità al patrimonio culturale, sia materiale che immateriale, favorendo lo sviluppo di un turismo responsabile e inclusivo. Il programma della Scuola Internazionale si rivolge a un ampio spettro di partecipanti, tra cui studenti di lauree magistrali, dottorandi, post-doc e professionisti del settore, provenienti da diverse parti del mondo. Attraverso un approccio multidisciplinare e partecipativo, gli iscritti saranno invitati a confrontarsi con le sfide globali legate alla conservazione, protezione e promozione del patrimonio culturale, sviluppando soluzioni innovative per garantire che esso sia fruibile da tutti, in ogni circostanza. “Questa International School rappresenta un passo fondamentale verso la costruzione di una nuova cultura del turismo, che non sia solo responsabile, ma soprattutto inclusiva e orientata al futuro – spiega Flaminia Nicora, Prorettrice con delega all’Internazionalizzazione dell’Università degli studi di Bergamo -. L’Università di Bergamo è fortemente impegnata a promuovere un approccio critico e consapevole all’accessibilità del patrimonio, che tenga conto delle sfide sociali, economiche e culturali che affrontiamo oggi.” L’importanza di garantire un accesso equo e inclusivo al patrimonio culturale, specialmente in un’epoca di rapidi cambiamenti e interconnessione globale, è stata sottolineata anche dallo stesso Heritage International Institute. Esso, infatti, si pone l’obiettivo di preservare e rendere fruibile il patrimonio culturale, sia nelle sue dimensioni tangibili che intangibili, come risorsa essenziale per le comunità di tutto il mondo. L’HII ritiene fermamente che il turismo inclusivo e responsabile debba essere incentivato attraverso iniziative concrete, poiché riveste un’importanza etica fondamentale. In tali presupposti, questa International School si pone l’obiettivo di educare i futuri professionisti affinché diventino promotori di un approccio che permetta a tutti di accedere e godere di questo patrimonio senza barriere. Nel corso della Scuola, i partecipanti avranno l’opportunità di prendere parte a sessioni di formazione in aula, workshop pratici e momenti di confronto con esperti del settore, per esplorare strategie e progetti concreti legati alla gestione del patrimonio culturale accessibile. L’International School “Heritage Tourism for All” si concentrerà su temi fondamentali come la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale accessibile a tutti, il ruolo del turismo responsabile e sostenibile nello sviluppo locale e globale, e la gestione di un turismo inclusivo che tenga conto delle diversità sociali e culturali. Inoltre, si esploreranno soluzioni innovative per l’accessibilità del patrimonio culturale in contesti urbani e rurali, promuovendo il coinvolgimento delle comunità locali nel rispetto delle identità culturali. Le candidature per la partecipazione alla Scuola sono aperte fino al 15 novembre 2024. Gli interessati dovranno presentare domanda attraverso un apposito modulo Google, disponibile sul sito dell’Università degli studi di Bergamo. “Siamo entusiasti di poter riunire studenti e professionisti da tutto il mondo per affrontare insieme queste tematiche cruciali – conclude Federica Burini, Professore associato di Geografia presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture straniere dell’Università degli studi di Bergamo –. Il confronto internazionale e la multidisciplinarietà saranno elementi chiave per costruire una visione comune del futuro del patrimonio e del turismo, una visione che tenga conto dell’accessibilità, della sostenibilità e della responsabilità.”