Apre a Bergamo il Chorus Life, Digital District
Bergamo – Lo studio JDP architects integra le note di stampa uscite nei giorni scorsi per precisare che Il progetto Chorus Life di Bergamo, voluto dal Cavalier Domenico Bosatelli, è stato firmato e progettato dall’architetto Joseph di Pasquale nella sua totalità, sia come masterplan urbanistico che come singole architetture. Questo importante intervento di rigenerazione urbana unico nel suo genere per dimensioni e concezione, che è stato definito come un intervento a una bassa densità edilizia, ma con un’alta densità relazionale, sarà inaugurato ufficialmente il 21 novembre prossimo. Nei primi anni di lavoro con l’architetto Di Pasquale nel definire le basi concettuali del progetto, il cavalier Bosatelli ha inteso unire in questa iniziativa la sua idea di socialità inclusiva, intergenerazionale e senza barriere di nessun tipo, con la sua concezione della tecnologia al servizio del benessere e del miglioramento della vita urbana. A queste basi concettuali Joseph di Pasquale ha poi unito la sua visione della città e dell’architettura come esperienza urbana emozionale e memorabile finalizzata all’incontro e alla densificazione relazionale in quello che si può definire il primo vero smart e digital district italiano concepito in modo unitario. “Chorus Life è un progetto per molti versi rivoluzionario sia nelle sue finalità, che nel suo sviluppo come progetto urbano e di architettura il cui sviluppo è durato nove anni, dal primo schizzo alle finiture e ai ritocchi finali delle ultime settimane. Sono orgoglioso di poter consegnare ai cittadini bergamaschi uno spazio urbano emozionante che fa della dimensione dell’incontro e dello stare insieme il suo filo conduttore e il suo centro assoluto” – sottolinea Joseph di Pasquale, autore e progettista di Chorus Life. Il progetto ha richiesto un investimento complessivo di 400 milioni di euro si estende su 70.000mq in un comparto urbano di 150.000 mq che comprende oltre 15.000 mq di verde piantumato. A partire da novembre apriranno in modo progressivo le piazze, spazi coperti, attività commerciali e di ristorazione, l’Arena da 6.500 posti, un hotel quattro stelle superior con 107 stanze e un residence con 74 alloggi. Il masterplan disegnato dall’architetto Joseph di Pasquale ribalta i parametri del disegno urbano ponendosi come obiettivo primario quello del disegno dello spazio vuoto prima ancora del disegno dei volumi costruiti. In quest’ottica lo spazio della socialità, delle piazze, è posto al centro del lotto, disponendo invece i volumi costruiti lungo il perimetro. Le piazze sono quindi veri e propri spazi urbani disegnati e con una forte identità anche architettonica. Le grandi arcate danzanti che le delimitano sono l’evoluzione contemporanea dell’archetipo dell’arco classico, sono realizzate con una tecnologia digitale all’avanguardia grazie alla quale i conci di cemento che li compongono sono prodotti in fabbrica e assemblati in cantiere. L’Arena di Choruslife è il cuore di tutto il complesso. Concepita come una grande piazza coperta capace di ospitare dai 5000 ai 6500 posti a sedere è uno spazio totalmente flessibile, automatizzato, riconfigurabile, e tecnologicamente all’avanguardia. Questa “grande macchina” ha due facce: una verso la città, sobria, composta e allineata lungo la via urbana, e l’altra sorprendente, vibrante e morbida verso le piazze interne: una facciata dinamica lunga 200 metri e alta 15 che si sviluppa sinuosa verso le piazze, un organismo “vivo”, composto da migliaia di tesserine di alluminio che si muovono e che disegnano con i loro riflessi onde in movimento sempre diverse sulla facciata. Quella dell’Arena di Choruslife è una delle facciate dinamiche più grandi esistenti al mondo. Lo specifico sistema di ancoraggio e di fissaggio delle tessere che consente il movimento è un brevetto dell’architetto Joseph di Pasquale, è stato testato nella galleria del vento del Politecnico di Milano ed è stato utilizzato a Choruslife per la prima volta.