Alla Toyota di Bologna due morti e undici feriti
Bologna – Sono undici le persone ferite e ricoverate a seguito dell’esplosione avvenuta alla Toyota Material Handling di Borgo Panigale a Bologna. Due i decessi. Un lavoratore è morto all’interno dello stabilimento e uno dopo il trasporto in ospedale avvenuto in codice di massima gravità. Tra i ricoverati, un lavoratore è in condizioni gravissime, codice 3, sei sono in codice 2 e quattro in codice 1. Otto sono stati portati all’ospedale “Maggiore” di Bologna, tre all’ospedale di San Giovanni in Persiceto e uno in quello di Bazzano. È gravissimo il bilancio dell’ennesima strage sul lavoro occorsa, questa volta, nella zona industriale di Bargellino, appena fuori Bologna. In seguito all’esplosione di un compressore in uno stabilimento della Toyota Material Handling, situato in via Persicetana Vecchia, a Borgo Panigale, due operai sono morti e alcuni colleghi sono rimasti feriti gravemente. I residenti hanno sentito un forte boato, subito seguito da una colonna di fumo visibile da diverse parti della città. A dare l’allarme sono stati proprio gli abitanti della zona, i quali, spaventati dall’esplosione, hanno prontamente avvertito le autorità competenti. L’esplosione è avvenuta all’interno del capannone dell’azienda, che si occupa della progettazione e produzione di carrelli elevatori elettrici, montanti e traslatori. Secondo le prime ricostruzioni, la causa dell’infortunio sarebbe da ricondurre al malfunzionamento di un compressore, che, esplodendo, ha provocato il crollo parziale della struttura. L’azienda è una delle principali aziende del distretto meccanico bolognese e occupa circa 850 persone. Sette squadre di soccorso, composte da vigili del fuoco, personale medico del 118 e forze dell’ordine, sono intervenute sul luogo dell’incidente. Le operazioni di soccorso sono rese complicate dal rischio di ulteriori crolli nella parte danneggiata della struttura. I vigili del fuoco stanno lavorando senza sosta per mettere in sicurezza l’area e cercare eventuali superstiti sotto le macerie. L’intera area intorno allo stabilimento è stata isolata per permettere le operazioni di soccorso e per garantire la sicurezza dei residenti e dei lavoratori della zona. La Toyota Material Handling è una multinazionale leader nel settore della movimentazione delle merci, con stabilimenti e attività in tutto il mondo. Lo stabilimento di Bologna è un importante polo produttivo, e l’incidente odierno solleva interrogativi sulla sicurezza e sui protocolli di manutenzione all’interno dell’azienda. La comunità si stringe attorno alle famiglie delle vittime e dei feriti, in attesa di ulteriori aggiornamenti sulla situazione. La zona di Borgo Panigale, che ospita diverse attività industriali, non è nuova a incidenti di questo tipo, ma l’esplosione odierna ha riportato alla luce l’importanza di garantire elevati standard di sicurezza nelle strutture industriali, soprattutto in quelle che trattano apparecchiature e macchinari potenzialmente pericolosi. La Cgil di Bologna ha scritto sul proprio profilo Facebook poco dopo l’arrivo della notizia: “Basta. Siamo, con grande dolore, sul posto per comprendere l’accaduto. Aggiornamenti a breve”. I delegati sindacali avevano proclamato proprio per domani, 24 ottobre, due ore di sciopero a fine turno, per chiedere una maggiore attenzione alla salute e sicurezza sul lavoro. “Questa – ha detto a RaiNews Gian Pietro Montanari della Fiom Cgil – non è l’azienda peggiore del mondo, però bisogna accertare se c’era manutenzione o se non c’era. Scioperi c’erano stati anche in passato, l’ultimo per alcuni nuovi strumenti su cui i lavoratori chiedevano il collaudo. In passato c’era stato anche un incendio nel reparto verniciatura”.