SLC CGIL: rinnovato il contratto delle “maschere” della Scala
Milano – E’ stato siglato con la Fondazione Teatro alla Scala un importante e innovativo accordo che disciplina il lavoro del personale di sala (le cosiddette “maschere”). Un accordo fortemente voluto da SLC CGIL Milano per dare risposte certe, sotto il profilo retributivo e organizzativo, a tutte quelle lavoratrici e quei lavoratori che, spesso fuori sede, studiano nelle Università milanesi e trovano nel lavoro presso il Teatro alla Scala, l’occasione di ampliare la propria autonomia economica, in un contesto culturale internazionale. L’accordo interviene innanzitutto sui termini di assunzione con contratto di lavoro intermittente a tempo determinato: in seguito alla selezione, il primo contratto proposto sarà di 1 anno e potrà essere rinnovato di anno in anno fino a conclusione del ciclo di studi se lo studente certifica di essere in regola con il piano di studi e risponde in corso d’anno ad almeno il 70% delle chiamate per gli spettacoli in cartellone (300 all’anno circa). Viene aumentato il valore delle prestazioni notturne, che iniziano alle 24, con una retribuzione pari a 2 volte la prestazione ordinaria completa. Stessa maggiorazione viene prevista in caso di sforamento del tetto dei 6 giorni di prestazione continuativa, con lavoro il settimo giorno. Dovranno comunque essere garantite le due giornate senza chiamate in media negli ultimi 14 gg di calendario. Le prestazioni nei giorni festivi, inoltre, verranno retribuite con un valore pari a 2,5 prestazioni ordinarie complete. Al personale di sala a tempo indeterminato viene riconosciuta la maturazione degli scatti di anzianità con progressione che porterà entro il 2026 ad una sostanziale parità con gli operai tecnici diurni. Così come viene introdotta per tutto il personale di sala la maturazione del TFR a partire da gennaio 2024, con le stesse modalità previste per tutti gli altri dipendenti del Teatro. In caso di malattia i tempi indeterminati vedranno la retribuzione del 100% per le prestazioni programmate nelle quali il lavoratore viene chiamato in servizio in periodo di malattia. I tempi determinati potranno presentare domanda per pagamento diretto all’INPS (come previsto dalla normativa), ma la Scala integrerà per questi lavoratori fino al 100% dell’indennità, con piena copertura anche dei giorni di carenza. Il salario vedrà un incremento notevole, in base a quanto già pattuito in sede di rinnovo contrattuale 2024-2026. Parliamo di oltre 50 euro per prestazione che non possono superare le 4,5 ore. In più, dal 2025, viene previsto un premio per tutto il personale di sala per chi svolge almeno 150 prestazioni ordinarie all’anno (2 euro a prestazione). Infine, si sottolinea la previsione di un contributo spese di 1000 euro all’anno per tutti quegli studenti fuori sede che sono titolari di un contratto di affitto nella provincia di Milano e che hanno un’ISEE familiare non superiore ai 30.000 euro. Un’iniziativa importante a fronte dell’insostenibile situazione legata ai costi degli appartamenti per gli studenti fuori sede