Nadef, Confimi Sanità: più risparmi, più spendi, il SSN ne è la prova
Roma – “Più risparmi e più spendi, è il leitmotiv a cui è stato relegato il Servizio Sanitario Nazionale che ancora una volta si vede ridurre il budget di spesa. Ma ridurre le risorse non vuol dire di certo tagliare la spesa, anzi” così Massimo Pulin presidente di Confimi Industria Sanità commentando la nota di aggiornamento al DEF propedeutica alla Legge di Bilancio ormai alle porte.
“Confimi Industria ha appena siglato l’adesione al trimestre anti inflazione e, l’augurio delle imprese del settore sanitario, è che si faccia analogo discorso sulla sanità: investimenti in cure pubbliche e realmente accessibili considerato che invece continua a crescere la spesa out of pocket, nel 2022 ha superato i 37 miliardi” propone e sottolinea Pulin. “La preoccupazione è duplice – spiega il numero uno di Confimi Industria Sanità – se da una parte l’acquisto di dispositivi e ausili continua ad esser fatto tramite gare milionarie e su prezzi a ribasso, avremo sempre meno qualità e taglieremo fuori dal mercato le aziende italiane che sono per lo più pmi che invece realizzano prodotti all’avanguardia e a costi competitivi; dall’altra massimizzare la spesa vuol dire fornire ai pazienti ausili e dispositivi generici e non customizzati, allungando i tempi di cura e quindi di spesa”. “L’auspicio, chiude Pulin, è che si intervenga prontamente sul sistema gare e sui nuovi tariffari affinché il paradigma si inverta, perché la salute non può diventare un lusso. Il Servizio Sanitario Nazionale si occuperà sempre più di una popolazione anziana che necessita di assistenza e cura. È tempo che il messaggio sia piuttosto più spendi e meno spendi”.