Maran: il Comune torna a costruire case per lavoratori

Milano – Si è aperto oggi il Forum dell’Abitare organizzato dal Comune di Milano, in collaborazione con MM Spa e con il sostegno di Fondazione Cariplo. L’assessore alla Casa Pierfrancesco Maran ha illustrato gli obiettivi del comune: “Da tempo stavamo lavorando a questa strategia per la casa, sia nel medio periodo ma anche per capire cosa si potrà fare per i prossimi tre anni, per cercare di interrompere la spirale di crescita dei valori di vendita e degli affitti, che sono una grave criticità per tanti milanesi. Milano è cresciuta del 40% come valori immobiliari a fronte di salari cresciuti di circa il 5%. Anche per questo vogliamo tornare a costruire case pubbliche e abbiamo un piano sostenibile dal punto di vista economico. Vogliamo fare delle azioni di breve termine coordinate con le altre istituzioni, oggi presentiamo i nostri progetti dopo aver analizzato le esperienze di altri paesi. Chiediamo anche al governo che Milano, come Venezia possa giovarsi di una normativa per cercare di normare e ridurre il numero di appartamenti che stanno passando dall’affitto per lavoratori e studenti all’ospitalità turistica. E questo contribuisce in modo rilevante all’aumento degli affitti”. C’è poi il tema annoso delle case popolari, “noi – prosegue Maran – abbiamo una quantità di alloggi sfitti (case Aler e MM ndr) dovuto al fatto che non ci sono risorse sufficienti per ristrutturarli. Siamo tra i pochi in Europa a pensare che le case popolari debbano andare solo ai casi di povertà e non ai lavoratori. Se invece lavoriamo per assegnare case sfitte da ristrutturare a lavoratori (con un costo tra affitto e ristrutturazione arriverebbero al 50% dei valori di mercato), riusciamo ad avere meno case sfitte e un alloggio civile a chi oggi non l’ha”. Dunque il comune apre ad una possibile collaborazione tra MM e Aler che gestiscono la totalità delle case popolari a Milano. “Il nostro obiettivo- conclude l’assessore alla Casa –  è di avviare il progetto – spiegando bene quali sono obiettivi e potenzialità – coinvolgendo se possibile altre istituzioni. Certamente dovremo chiedere sostegno allo Stato e alla Regione”.