Spada (Assolombarda): a Milano serve una visione

Alessandro Spada, Presidente Assolombarda

Spada (Assolombarda): a Milano serve una visione

Milano – Ampia intervista del presidente di Assolombarda Alessandro Spada al Corriere Della Sera, sul modello Milano. “Alzare lo sguardo, impostare visioni del futuro, immaginare la città del 2050. Non si può rimanere intrappolati tra vincoli architettonici su uno stadio, limiti di velocità e qualche riga disegnata sulle strade”. Il tono non è polemico, il presidente di Assolombarda Alessandro Spada si accalora soltanto quando disegna i possibili percorsi di sviluppo. Ma cerca comunque le parole utili a «suscitare un confronto, una discussione cittadina» su alcuni punti che impediscono a Milano di sentirsi a pieno titolo iscritta alla Champions league della città europee. Un messaggio indirizzato a Palazzo Marino. Presidente Spada, qual è lo stato di salute della città, vista dagli industriali? “Milano è sempre una città importante e dinamica a livello internazionale. In tema di percezione, risulta conosciuta al pari delle principali capitali politiche. Però nelle 33 graduatorie considerate dal nostro Centro Studi risulta mediamente al 98° posto. Occorre quindi fare di più in tema di innovazione e per sostenere Milano come “place for business”. È importante che lo sviluppo di Milano vada nella direzione del proprio Dna: cioè non soltanto come luogo di importanti eventi, di ristorazione, di turismo — che si traduce nelle varie “week” — ma anche come territorio capace di valorizzare la propria componente manifatturiera, attraverso grandi progetti di innovazione, ricerca e rigenerazione urbana sul modello di Mind. Insomma, la cosiddetta “Grande Milano” deve recuperare e valorizzare la sua vocazione produttiva attraverso un piano di sviluppo che la renda snodo di ricerca e attrattiva per i giovani, per i talenti, per le start up”.