Milano – Questa mattina, nell’ambito del Milano Life Sciences Forum 2022 promosso da Assolombarda, sono stati illustrati, nella sede dell’Associazione, i risultati della ricerca “La rilevanza della Filiera Life Sciences in Lombardia e in Italia”. Un documento che, di fatto, ribadisce la rilevanza del comparto in questo particolare momento storico e certifica, dati alla mano, la centralità della Lombardia nel panorama nazionale e internazionale. Alla presenza dei rappresentanti delle associazioni di categoria e delle Istituzioni, sono stati illustrati i principali trend ricavati dall’attività di indagine condotta dal Centro Studi di Assolombarda. Tendenze che confermano, nel confronto con le regioni europee, il posizionamento competitivo della Lombardia sul tema delle scienze della vita, oltre che la sua solida specializzazione nell’industria e nei servizi sanitari. “Come Assolombarda, anche alla luce delle evidenze emerse durante la crisi pandemica, crediamo fortemente nel ruolo della filiera Life Sciences come motore per la salute ma anche per la crescita e lo sviluppo del territorio – ha aggiunto Sergio Dompé, vicepresidente di Assolombarda con delega alle Life Sciences -. Tuttavia, come dimostrano i dati del NADEF, le previsioni di spesa sanitaria sono in controtendenza rispetto ai reali bisogni del SSN e dei cittadini. Si prevede una riduzione della spesa in valore assoluto e della sua incidenza sul PIL (dal 7,1% nel 2022 al 6,1% nel 2025). Questa dinamica, ancora una volta, rischia di minare il percorso di crescita e sostenibilità del sistema della salute, la ricerca e l’innovazione. Il PNRR rappresenta oggi un’opportunità di sviluppo per l’ecosistema, ma non può essere l’unico strumento per rispondere a obiettivi strategici a cui imprese e istituzioni devono aspirare in un percorso congiunto: tra gli altri, ricordo l’upskilling dei professionisti sanitari, il rinnovo del parco tecnologico delle strutture sanitarie con logiche basate sul valore, la transizione ecologica e digital, lo sviluppo dell’ecosistema dell’innovazione. Si tratta di sfide non più procrastinabili che promuoverebbero, ulteriormente, l’eccellenza del nostro Made in Italy e delle strutture del Servizio Sociosanitario regionale. Per fare questo serve un piano strategico e di investimenti per le Scienze della Vita, che veda la spesa sanitaria come investimento per la salute del cittadino e del nostro Paese. Confermiamo, inoltre, la nostra volontà di continuare a collaborare con la Regione Lombardia, il Ministero della Salute e con tutte le organizzazioni che fanno parte della filiera”.