Affidamento diretto a Trenord: botta e risposta Bussolati (Pd), Terzi

Trenord: Caravaggio
Trenord: Caravaggio

Milano – Rispondendo alle affermazioni dei Consiglieri Regionali Pietro Bussolati (PD) e Niccolò Carretta (AZIONE) – entrambi membri della Commissione Trasporti – che hanno presentato il testo della risposta che L’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) ha dato circa l’opportunità di procedere con l’affidamento diretto del sistema ferroviario regionale a Trenord, l’assessore regionale ai trasporti Maria Terzi, ha detto: “Non è la prima volta che spiego ai consiglieri dell’opposizione in particolare Niccolò Carretta e Pietro Bussolati, anche al di fuori delle sedi ufficiali, perché si è scelta la via del rinnovo con Trenord ma entrambi ripetono il mantra della gara come un disco rotto, senza idee che vadano oltre gli slogan”. Con queste parole Claudia Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Sostenibile, risponde alle polemiche dei due consiglieri in merito all’affidamento diretto del servizio ferroviario regionale a Trenord per altri dieci anni. “Ricordo – aggiunge l’assessore – che l’altro e unico importante player italiano, ovvero Trenitalia, non potrebbe partecipare alla gara in quanto socio al 50% di Trenord. Le stesse Regioni a guida centrosinistra, come la Toscana, hanno scelto l’affidamento diretto a Trenitalia proprio per evitare, in assenza di competitori, inutili lungaggini burocratiche. E l’esempio tanto decantato dai due consiglieri dell’Emilia-Romagna ha visto come unico partecipante alla gara Trenitalia”. Per l’assessore, quindi, “i dubbi sollevati mi sembrano destinati a cadere nel vuoto, salvo che Carretta voglia consegnare il servizio ferroviario regionale in mano a compagnie straniere. Ma pensare a un servizio gestito da società che hanno sedi a Parigi o Berlino va contro l’impegno di Regione di mantenere in Lombardia il servizio di trasporto ferroviario. E non è solo una questione tecnica, è anche una scelta politica che va nella direzione di salvaguardare ancora per altri dieci anni un servizio che in termini quantitativi non ha paragoni con il resto d’Italia: poco meno di 700 mila passeggeri e oltre 2.170 mila treni al giorno”. In merito alle accuse di una scarsa governance e di investimenti per il materiale rotabile, l’assessore puntualizza: “C’è chi parla e chi fa. Il centro sinistra è più impegnato a capire come regalare le nostre società all’estero, mentre noi abbiamo messo in campo risorse concrete per il rinnovo della flotta e abbiamo investito 2 miliardi di euro per l’acquisto di 222 nuovi treni che andranno a sostituire da qui al 2025 le vecchie carrozze lasciate in eredità nel 2011 da Trenitalia al servizio regionale. Il vero problema in Lombardia – evidenzia Terzi – è semmai un’infrastruttura Rfi non adeguata al servizio e con oltre il 50% a binario unico”. “I consiglieri Bussolati e Carretta invece di criticare a sproposito Regione – conclude Terzi – dovrebbero unirsi alle nostre sollecitazioni affinché da una parte Rfi e dall’altra Trenitalia inizino a fare la loro parte e dare alla regione più importante d’Italia una rete infrastrutturale degna di tale nome”.