Area B, Lombardia: “Boom di richieste per move-in, più concretezza e meno ideologia”

Area B, Lombardia: “Boom di richieste per move-in, più concretezza e meno ideologia”

Milano – “È davvero paradossale che il sindaco Sala si lamenti con la Regione per le supposte difficoltà nell’istallazione di Move-In, che il Comune non ha mai amato! Oggi Move-In, voluto e realizzato da Regione Lombardia, è l’unico strumento offerto ai cittadini, ancor più ai milanesi, per continuare a circolare con il proprio veicolo per un certo numero di km, andando incontro alle difficoltà che le limitazioni del Comune di Milano sull’Area B stanno creando. Proprio per questo, abbiamo avuto un boom di richieste di installazione di ‘scatole nere’: nei primi 20 giorni di settembre oltre 22.000, il 150% in più rispetto a tutte quelle avute lo scorso anno! Il 75% di queste richieste è motivato proprio dalla possibilità di entrare in Area B e 2/3 riguardano categorie di veicoli (Diesel Euro5 e Euro4 con Filtro antiparticolato e benzina Euro2) limitati solo dal Comune di Milano. Dunque, il sindaco Sala dovrebbe ringraziare la Regione Lombardia che viene incontro alle richieste e alle necessità dei suoi cittadini, e contribuisce a limitare la pressione di quella che è una vera e propria rivolta contro la scelta di bloccare in tutta l’Area B veicoli comprati nuovi anche solo 5/6 anni fa, che non sono oggetto di limitazione né da parte di Regione Lombardia né delle altre Regioni del bacino padano”. L’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, replica così alle dichiarazioni del sindaco di Milano, Beppe Sala. “Per quanto riguarda le installazioni – continua Cattaneo – abbiamo avuto difficoltà con un solo fornitore che è rimasto a corto di black box ed è già stato escluso dalle opzioni di scelta. Stiamo anche cercando di semplificare la procedura informatica si adesione, ma il vero tema oggi è riuscire a smaltire le richieste di installazione che continuano ad arrivare al numero di oltre 1.000 al giorno”. “Il Comune di Milano, dunque, invece che criticare si faccia parte attiva: ad esempio avremmo la possibilità – conclude Cattaneo – di istituire una ‘giornata di installazione Move-In’ in una grande area milanese dove poter chiamare a raccolta tutti gli installatori accelerando le procedure. Il principale fornitore si è già reso disponibile, ma dal Comune non ha avuto risposte. Alla luce di tutto ciò, mi sembra che la Regione sia venuto in aiuto di Milano per cercare di rispondere a un’esigenza reale di moltissimi cittadini; proprio per questo dal sindaco Sala mi sarei aspettato un atteggiamento diverso”.