Trasporti, Ncc: “Riforma del settore vitale per 40 mila famiglie”

NCC - Noleggio con conducente

Trasporti, Ncc: “Riforma del settore vitale per 40 mila famiglie”

Roma – Oggi le associazioni di Noleggio con conducente sono unite più che mai in un’unica voce per chiedere una cosa sola ma fondamentale: la riforma del settore del trasporto pubblico non di linea. Quel cambiamento che era stato finalmente avviato, dopo anni, con l’articolo 10 del Ddl Concorrenza e poi bruscamente interrotto con la caduta dell’esecutivo Draghi. Non è possibile continuare però a ignorare il grido di migliaia di imprese, creando lavoratori di classe A e di classe B.  I numeri del comparto parlano da soli: in Italia si contano circa 28 mila autorizzazioni per vetture di noleggio con conducente. E un totale di circa 40 mila autisti. Sono famiglie, di ogni regione nel Paese, che vivono grazie a questo lavoro e che hanno bisogno di essere messe nelle condizioni di operare al meglio. Tante altre potrebbero sfruttare le opportunità del mercato se questo venisse liberalizzato. A questi numeri già importanti si aggiunge tutto il comparto affiliato: dalle segreterie ai fornitori, per un totale di altri 200 mila stakeholder. Appare evidente l’interesse e la necessità diffusa di un cambiamento. Solo in Toscana si contano tra le 2.200 e le 2.500 autorizzazioni, una delle regioni più interessate dal settore assieme a Lazio, Lombardia e Veneto. Le prossime elezioni saranno uno spartiacque tra chi è favorevole a dare spazio a un servizio richiesto dai cittadini e chi si oppone a una naturale forma di concorrenza, come già accade in ogni comparto di mercato. Bisognerà tenere conto di questo tema al momento del voto. Le nostre associazioni chiedono meritocrazia, perché l’Italia non può essere ostaggio di singole categorie: da anni più Governi hanno tentano di introdurre riforme poi sempre bloccate.  Bisogna tutelare il consumatore offrendo opportunità molteplici, con differenti costi e livelli di qualità. Si pensi alle città d’arte, ai capoluoghi e alle destinazioni di grande turismo dove, si è visto con chiarezza anche nelle ultime settimane, il solo servizio offerto dai taxi non riesce a rispondere alle esigenze, lasciando spesso i turisti ad attendere in coda sotto il sole. Solo con una riforma si incentivano gli imprenditori a migliorare e ad andare incontro alle esigenze dei clienti.