Emergenza bagnini: ne mancano 4mila

Roma – C’è chi è stato costretto a chiudere per giorni, chi si è beccato una multa salata dalla Guardia costiera, chi è andato a pescare giovani dall’entroterra, chi ha fatto corsi last minute, chi ha indossato in prima persona la canottiera rossa e chi ha chiamato a raccolta figli e parenti. È l’estate dei pochi bagnini, l’ultimo tra i lavori stagionali a soffrire la mancanza di personale. Niente più turnover, la panchina del salvataggio è cortissima: se uno si ammala, si licenzia, non si presenta al lavoro, allora sono guai. Ne scrive il quotidiano la Repubblica. Le premesse della vigilia all’apertura della stagione balneare, aprile- maggio 2022, parlavano di 3-4 mila guardaspiaggia latitanti, una percentuale tra il 30 e il 40% dei bagnini necessari a livello nazionale per monitorare più di 5 mila chilometri di coste e presidiare più di 7 mila stabilimenti, oltre alle spiagge non in concessione ma sottoposte a controllo. In media ogni lido deve garantire un assistente bagnanti ogni 100 metri. (…)