Sesto San Giovanni (Mi) – Dopo essere stato riconfermato sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano ha conferito, in un’ordinanza dello scorso 5 luglio, gli incarichi di supporto alla direzione politica secondo quanto previsto dall’articolo 90 del decreto legislativo n. 267 del 2000. Si tratta di assunzioni a tempo determinato alle dirette dipendenze del Sindaco in virtù di un particolare rapporto di fiducia. Il sindaco ha nominato le persone del proprio staff; tra queste Luna Brudaglio, già assistente dell’europarlamentare Silvia Sardone e vicina al movimento neo-fascista Lealtà e azione. Riteniamo questa nomina sconveniente e inopportuna; ancora di più in una città come Sesto San Giovanni, medaglia d’oro al valor militare, onorificenza ottenuta per l’opposizione al regime nazifascista. Non può esservi alcun tipo di ambiguità di fronte a un movimento come Lealtà e azione, non si può offrire una istituzionale all’estrema destra. Sesto San Giovanni è stata la cittadella della resistenza durante i mesi dell’occupazione nazifascista, gli scioperi del ’43 le prime grandi manifestazioni di massa nell’Europa occupata dai nazisti. La cittadinanza di Sesto ha subito minacce, violenze, fucilazioni e rappresaglie, eppure non ha mai smesso di sabotare e intralciare il regime nazifascista; durante la liberazione, poi, ha difeso le fabbriche perché i tedeschi in ritirata non le distruggessero. Questa è la storia della città che il sindaco Di Stefano è stato chiamato a governare, per questo è opportuno che tracci una linea netta a segnare la distanza tra la propria amministrazione e l’estrema destra neo-fascista. Riconsideri le nomine del proprio staff.