Spumador infiltrata dai clan, sotto tutela
Milano – Un marchio che ha acquisito altri marchi noti come Recoaro o l’acqua minerale Fonte di S. Antonio o Beltè, e che nel 2011 è stato comprato dagli olandesi di Refresco Europe B.V. Il provvedimento del Tribunale – scrive Il Corriere Della Sera – non commissaria totalmente l’impresa e non depone gli amministratori olandesi, ma punta a «bonificare» dal contagio criminale l’azienda inserendovi un amministratore giudiziario (Alberto Dello Strologo) per sterilizzare quelle criticità e mancanze organizzative che secondo i pm Pasquale Addesso, Sara Ombra e Paolo Storari stanno facendo sì che il libero esercizio delle attività economiche dell’impresa di Cadorago (Como) agevoli l’imprenditoria di persone indagate per associazione mafiosa. Dalle indagini sfociate nel 2021 nell’arresto dei fratelli Antonio e Attilio Salerni, e nel sequestro della loro ditta Sea Trasporti srl, la Procura ricava «una grave situazione (almeno dal 2018) di infiltrazione mafiosa nell’attività d’impresa esercitata dalla Spumador», che ad alcune società riconducibili ad esponenti nell’orbita della ‘ndrangheta (quali gli inquirenti ritengono i Salerni poi subappaltatori di trasporti ad aziende dei fratelli Alessandro e Vincenzo Palmieri, e dei fratelli Domenico e Andrea Stillitano) avrebbe permesso di operare nel tessuto economico, aggirare le interdittive antimafia dietro sempre nuovi veicoli societari, alterare le regole della concorrenza: e così ottenere (tramite condotte estorsive aggravate dal ricorso al metodo mafioso) il controllo totale delle commesse di trasporti della Spumador, “di fatto assoggettata al volere dei Salerni, che imponevano sovente condizioni economiche svantaggiose per la società”.