A2A, primo trimestre 2022: utile netto a quota 201 milioni

Milano- Si è riunito oggi il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza di Marco Patuano, ha esaminato e approvato l’Informativa trimestrale al 31 marzo 2022. I dati più significativi riguardano l’utile netto a 201 milioni di euro: 136 milioni di euro nel primo trimestre 2021, +65 milioni di euro a  seguito del contributo derivante dalla cessione di alcuni asset immobiliari. L’utile netto ordinario in contrazione del 22% rispetto al medesimo periodo del 2021. Il Margine Operativo Lordo a 389 milioni di euro, in diminuzione del 2% rispetto primo trimestre 2021. Le  attività in settori diversificati hanno consentito al Gruppo di compensare la riduzione della performance  della Business Unit Mercato; I ricavi a 5.540 milioni di euro: +155% rispetto al primo trimestre 2021, principalmente dovuto all’incremento dei prezzi delle materie prime energetiche, a cui è corrisposto un analogo incremento dei  costi di approvvigionamento. Gli investimenti pari a 186 milioni di euro, +20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La Posizione Finanziaria Netta a 4.297 milioni di euro (4.113 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Al netto  delle variazioni di perimetro del periodo la PFN aumenta di 159 milioni di euro e si attesta a 4.272 milioni  di euro, dopo investimenti per 186 milioni di euro e incassi per cessione di alcuni asset immobiliari per 221  milioni di euro. Nei primi mesi del 2022, la fase di incertezza derivante dai rincari del prezzo dell’energia, delle materie prime e  della reperibilità delle merci – con conseguenti spinte inflazionistiche – si è ulteriormente acuita a causa del conflitto  in Ucraina che, oltre al dramma umanitario, ha causato effetti rilevanti sull’economia” – commenta  l’Amministratore Delegato Renato Mazzoncini – In questo scenario, A2A si è confermata solida ed è riuscita a  portare avanti in modo responsabile le sue attività, segnando una crescita del 20% degli investimenti rispetto al  primo trimestre 2021 nei settori chiave, indispensabili per raggiungere l’autonomia energetica del Paese che la  guerra ha reso non più rinviabile, favorendone la transizione ecologica”.