Milano – La direttiva RED (Renewable Energy Directive) prevede sin dal 2009 l’utilizzo di fonti rinnovabili in sostituzione delle fonti fossili. La stessa Direttiva prevedeva un obiettivo di riduzione delle emissioni per il settore trasporti attraverso l’uso di almeno il 10% di fonti rinnovabili, in particolare biocarburanti. La nuova Direttiva RED 2 (recepita dall’Italia lo scorso dicembre) prevede che i fornitori di benzina, diesel e metano siano obbligati a conseguire entro il 2030 una quota almeno pari al 16% di fonti rinnovabili sul totale dei carburanti immessi in consumo. A che punto siamo anche rispetto alla crisi dei costi energetici esplosa con il conflitto in corso? L’utilizzo immediato del bioetanolo che consente una riduzione media delle emissioni del 75%, assieme ad altri biocarburanti ed energie rinnovabili da sviluppare nei prossimi anni, come elettrico e idrogeno verde, diventa fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi che l’Europa si è posta, ossia la riduzione delle emissioni di almeno il 55% entro il 2030. Ma pur a fronte dell’introduzione dell’obbligo minimo di miscelazione di bioetanolo con la benzina a partire dal prossimo anno e nonostante la leadership tecnologica italiana il bioetanolo oggi prodotto nel nostro Paese viene destinato ai mercati europei confinanti (Svizzera e Francia). Di tutto questo e delle proposte per far guadagnare autonomia energetica al Paese si parlerà in occasione di questo evento promosso da AssoDistil, l’Associazione che da oltre 70 anni rappresenta e tutela le principali realtà del settore della distillazione italiana.