Cyber risk: 1 milanese su 4 ha subito violazioni digitali
Milano – Una ricerca di Changes Unipol, elaborata da Ipsos, evidenzia che 1 milanese su 4 ha subito violazioni digitali, personalmente o ai danni di un membro della propria famiglia. Migliaia di violazioni, dal furto d’identità alla clonazione della carta di credito, dalla violazione della privacy al cyberbullismo. L’indagine di Changes Unipol ha analizzato percezione, rischi, esperienze personali e misure adottate dagli italiani sul tema Cyber Risk. È stata realizzata presso un campione nazionale rappresentativo della popolazione di età 16-74 anni (rappresentativi di oltre 44 milioni di individui) e residenti nelle principali Aree Metropolitane (rappresentativi di oltre 13 milioni di individui) secondo genere, età, area geografica, ampiezza centro, titolo di studio, tenore di vita, professione e nucleo familiare. La ricerca rileva come le violazioni decrescano con l’aumentare dell’età: spiccano nella Generazione Z (persone tra 16 e 26 anni), seguita dai Millennials (persone tra i 27 e i 40 anni) e dalla Generazione X (persone tra i 41 e i 56 anni). Fanalino di coda i Baby Boomers (persone tra i 57 e i 64 anni). Più di un 1 milanono su 2 (55%) si sente minacciato da possibili violazioni digitali. Solo il 26% dei milanesi non percepisce invece il Cyber Risk come un pericolo, mentre il 19% dei cittadini non è in grado di valutare questo rischio, e le relative conseguenze, evidenziando, quindi, poca consapevolezza e vulnerabilità. La classifica dei rischi considerati più gravi nella navigazione web vede al vertice la clonazione della carta di credito (54%), seguito dal furto di identità (53%). All’ultimo posto l’impiego e la diffusione non autorizzati di fotografie personali (29%). Tra le varie violazioni digitali, merita un approfondimento specifico il Cyber Bullismo, fenomeno sociale che si sta sempre più imponendo come tipica manifestazione della criminalità minorile. I dati di Changes Unipol, elaborati da Ipsos, confermano tale rilevanza: il 34% dei milanesi valuta il Cyber Bullismo come un grave rischio. Sul fronte delle contromisure adottate dai milanesi per proteggersi dal Cyber Risk, la ricerca evidenzia come esse siano basate molto sul «fai-da-te»: il 58% cerca, infatti, di contrastare questo rischio fornendo solo dati personali obbligatori e indispensabili e il 38% ritiene sufficiente non divulgare foto di minori. In tale difficile contesto, fatto di rischi digitali, reali e percepiti, si distinguono l’e-commerce e i pagamenti online: l’80% dei milanesi li ritiene infatti sicuri (l’11% «molto sicuri»), un dato superiore rispetto alla media nazionale che si attesta al 77%.