Cingolani: piano per raddoppiare la produzione nazionale di gas

Cingolani: piano per raddoppiare la produzione nazionale di gas

Roma – Un elenco di interventi per fare fronte alla corsa dei prezzi dei beni energetici. Lo scorso 29 dicembre il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha trasmesso al premier Mario Draghi un documento che riassume il ventaglio dei possibili provvedimenti contro il caro bollette. Indicazioni che – scrive Il Corriere Della Sera – in parte, potrebbero confluire nelle misure del decreto che il governo sembra intenzionato a varare nelle prossime settimane, per mitigare gli effetti dei rincari dell’energia. Lo studio elaborato dai tecnici di Cingolani affronta lo scenario attuale suggerendo due diversi piani di intervento: il primo su scala nazionale, l’altro in ambito europeo. Sul versante domestico l’analisi inviata a Palazzo Chigi affronta il tema della produzione italiana di gas metano e suggerisce di valutare la possibilità di aumentarne la capacità estrattiva. Allo stato attuale sono circa 4,5 miliardi i metri cubi di gas prodotti ogni anno in Italia, un maggiore sfruttamento dei giacimenti, senza dunque nuove perforazioni, potrebbe portare la produzione domestica a quota 8 miliardi di metri cubi nell’arco di circa 24 mesi. Il vantaggio di disporre di un quantitativo maggiore di gas italiano, che rimpiazzerebbe così una parte di quello importato dall’estero, potrebbe abbinarsi all’idea di applicare una deroga al prezzo di mercato a cui tariffarlo. Uno sconto, insomma, che avrebbe effetti positivi sul costo finale dell’energia per famiglie e imprese. Un’operazione del genere dovrebbe tuttavia prevedere una compensazione per i produttori (Eni nella fattispecie), stabilendo, per esempio, la riduzione del dividendo all’azionista pubblico. Il consumo di gas nel Paese non aumenterebbe ma nel saldo di una scelta di questo tipo andrebbero considerati i benefici per l’ambiente, poiché si ridurrebbero le emissioni di CO2 prodotte trasportando gas importato per decine di migliaia di chilometri. Tra le possibili opzioni indicate a Draghi ci sarebbero inoltre una serie di ipotesi per interventi di politica fiscale. Alla leva fiscale, del resto, il governo ha fatto ricorso non più tardi di un paio di settimane fa, prevedendo nella legge di Bilancio la riduzione al 5% dell’iva sul gas per tutto il primo trimestre del 2022.