Sala chiama Layla Pavone (M5S) a dirigere il board per l’innovazione

Milano – Mentre il presidente del Consiglio ha scelto per il ministero dell’Innovazione Vittorio Colao – bocconiano, manager di lungo corso, prima dg di Omnitel, ad di Vodafone, poi in Rcs Media Group, poi capo della task force del governo per la ricostruzione economica del Paese – il sindaco di Milano Beppe Sala, per coordinare il board per l’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale, non è andato a caccia dei tanti manager di lungo corso che popolano il panorama imprenditoriale ambrosiano e non è sceso nemmeno tra i banchi del Politecnico (che ha raggiunto vette stellari sul fronte dell’innovazione). Ha scelto Layla Pavone, già candidata sindaco M5S. Dice il Corriere Della Sera della Pavone: “manager esperta di Internet e già consigliera indipendente del Fatto Quotidiano”. Cosa farà col magro compenso biennale di 152mila euro? Dovrà coordinare un gruppo di esperti “che, a supporto e complemento delle azioni del sindaco garantisca l’elaborazione di soluzioni volte a realizzare un’amministrazione sempre più digitale ed efficiente, in grado di erogare ai cittadini e agli stakeholders di riferimento servizi facilmente fruibili, di qualità e in tempi sempre più rapidi in coerenza con le linee guida sulla trasformazione digitale contenute nel Pnrr”. Pavone (ricorda il Corriere), si definisce una “pioniera di internet” in Italia. Nel 1995 contribuisce alla nascita di Video On Line di Nichi Grauso, occupandosi di marketing e advertising online. Si deve a lei, dicono, la vendita del “primo banner pubblicitario in Italia”. Nel 1997 in Publikompass crea la prima concessionaria di pubblicità online. Dal 2003 al 2010 presiede Iab Italia, la più importante associazione nel campo della pubblicità digitale a livello mondiale, di cui è tuttora presidente onorario.