Natale-turismo Federalberghi: alberghi semivuoti

Natale-turismo Federalberghi: alberghi semivuoti

Roma – E’ il quotidiano il Messaggero a fare le prime previsioni sul turismo natalizio. “Più aumenta la curva dei contagi e più si abbassa quella delle prenotazioni per le vacanze di Natale. Risultato? Un terzo degli alberghi rischiano di restare chiusi a dicembre nelle città d’arte italiane, addirittura la metà a Roma, secondo i calcoli di Federalberghi. «Avremo gli hotel semivuoti a Natale pure quest’anno, il comparto è in crisi e gli aiuti per il settore sono terminati. C’è la rata Imu da pagare, per effetto del mancato prolungamento dell’esenzione, mentre il credito d’imposta sugli affitti per le strutture alberghiere è scaduto alla fine di luglio. Le misure di sostegno vanno prorogate, le coperture ci sono, basta attingere al tesoretto dei bonus vacanze non utilizzati, parliamo di circa 400 milioni di euro», spiega il numero uno di Federalberghi Bernabò Bocca. Che al governo chiede di inserire in legge di Bilancio le risorse necessarie a sorreggere uno dei comparti maggiormente colpiti dalla pandemia. Pure nelle agenzie di viaggio i telefoni hanno ripreso a tacere. «Nelle precedenti settimane avevamo assistito a una ripresa della domanda, complice il via libera ai viaggi negli Usa, ma negli ultimi giorni il virus sembra aver spento l’entusiasmo dei viaggiatori e così le prenotazioni si sono fermate. Al massimo la gente ora chiama per avere informazioni su dove andare in primavera», racconta la presidente di Fiavet-Confcommercio Ivana Jelinic. Sembra un film già visto. Lo scorso anno le agenzie di viaggio hanno perso il 90 per cento del fatturato. «Nel 2021 la situazione ha registrato un lieve miglioramento, ma le perdite attualmente restano superiori al 70 per cento rispetto al periodo pre-Covid. Speravamo di esserci lasciati il peggio alle spalle, però non è detto che sia così», chiarisce la numero uno di Fiavet. La posta in palio: prima della pandemia il turismo di Natale e Capodanno valeva complessivamente circa 13 miliardi di euro, secondo i calcoli della Federazione italiana delle agenzie di viaggio e dei tour operator, che per giungere a questa cifra ha incrociato vari studi sul trasporto aereo, gli arrivi e le presenze nelle strutture. «Se le Regioni torneranno a colorarsi di giallo, arancione e rosso, allora soffrirà anche il turismo della neve», aggiunge la presidente di Fiavet-Confcommercio.

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