Filiera cessione credito bloccata, Unione Artigiani: correttivi immediati

Milano – Come purtroppo ampiamente previsto, il DL 157 “Antifrodi” ha completamente bloccato, senza fissare una data per la ripresa, la filiera della cessione dei crediti fiscali e dello sconto in fattura per i bonus edilizi. E mentre Governo e Agenzia delle Entrate cercano una soluzione, le aziende che si erano affidate allo Stato rischiano di affogare. Il problema riguarda innanzitutto le imprese che hanno già anticipato le spese ed hanno effettuato i lavori, in parte o completi, e che ora si ritrovano con le casse vuote, le banche alle calcagna e con i crediti fiscali congelati, anche quelli già riconosciuti. Le cifre in ballo sono dell’ordine, per ogni pratica sospesa, di centinaia di migliaia di euro, spesso milioni di euro.
“Senza correttivi urgenti sulla gestione di questa fase di transizione – commenta Marco Accornero, Segretario Generale di Unione Artigiani – è concreto il rischio di collasso di un sistema trainante per la ripresa come quelle dell’edilizia. Alle imprese che ci stanno tempestando di email e telefonate molto angosciate, ribadiamo che come associazione stiamo lavorando e facendo pressione in tutte le sedi per trovare una soluzione. Siamo tra l’incudine e il martello ma queste decisioni vengono prese in altre sedi e certamente senza concordarle con noi. Siamo poi ulteriormente preoccupati perché sono ancora senza risposte diversi punti importanti: al momento non sappiamo se le attestazioni di congruità saranno necessarie anche per le opere già svolte e fatturate o se prima di riprendere ad operare dovranno attendere il nuovo prezziario previsto dal DL che però vedrà la luce, temiamo, non prima di febbraio. Anche da questo punto di vista quindi rischiamo di fermare un pezzo di economia italiana. Insomma, per evitare frodi siamo passati alla paralisi quando sarebbe bastato qualche controllo preliminare in più. Alle imprese in difficoltà come prima soluzione tampone, attraverso il nostro Confidi, possiamo rapidamente mettere a disposizione un prestito ponte di pochi mesi per far fronte alla crisi di liquidità”.