Tempi più rapidi di risoluzione delle controversie: -17% in un anno in Camera Arbitrale di Milano

Tempi più rapidi di risoluzione delle controversie: -17% in un anno in Camera Arbitrale di Milano

Milano – La Camera Arbitrale di Milano (CAM) e la Camera Arbitrale Forense (CAF) del Consiglio dall’Ordine degli Avvocati di Pescara hanno avviato un servizio di gestione degli arbitrati internazionali, per risolvere le controversie tra imprese e tra imprese e privati (con almeno una delle Parti straniere), dedicato al territorio pescarese e abruzzese. L’arbitrato è uno strumento di giustizia alternativo al procedimento ordinario del Tribunale. Con l’arbitrato di Camera Arbitrale di Milano la decisione sulle controversie, in media, si ottiene in 11 mesi. In un anno (2020-2021) è diminuito del 17% il tempo medio per chiudere una procedura arbitrale. I costi di un arbitrato amministrato in CAM sono certi e prevedibili, perché stabiliti da un Tariffario. E’ possibile conoscere il costo di un arbitrato cliccando sul cost calculator. Digitale: è in forte aumento nell’ultimo anno e mezzo (marzo 2020 – settembre 2021) l’utilizzo delle tecnologie nelle procedure arbitrali: l’85% delle udienze arbitrali si svolge online; era del 5% nel periodo precedente (2019). Evento. Di riforma della giustizia, di ripresa economica, di esigenze delle imprese del territorio e del nuovo servizio di amministrazione degli arbitrati internazionali si parlerà domani 29 ottobre nel corso dell’evento “L’arbitrato tra aspettative e realtà: la Convenzione con la Camera Arbitrale di Milano”, organizzato insieme alla Fondazione Forum Aterni. Partecipano: avv. Lucio Stenio De Benedictis, Presidente Fondazione Forum Aterni; avv. Giovanni Di Bartolomeo, Presidente Ordine avvocati Pescara; avv. Antonella Zuccarini (Presidente direttivo Camera Arbitrale Forense); avv. Donato di Campli (consigliere CNF– coordinatore della commissione ADR); avv. Sara Forni (referente Camera Arbitrale di Milano, responsabile del servizio arbitrato); avv. Fabio Antonio Ferrara (direttivo Camera Arbitrale Forense di Pescara). La Convenzione in sintesi. Camera Arbitrale di Milano (CAM) e Camera Arbitrale Forense (CAF) di Pescara hanno siglato un accordo per offrire ai privati e alle imprese del territorio pescarese e dell’Abruzzo un servizio di gestione degli arbitrati internazionali. L’accordo prevede l’assistenza alle Parti che sottoscrivono un contratto o a quelle che devono avviare un procedimento arbitrale; la collaborazione dei due enti per l’amministrazione dei procedimenti, sulla base del Regolamento CAM; un servizio di nomina di arbitri e di consulenti tecnici per i casi non amministrati; la promozione del servizio di arbitrato internazionale. L’obiettivo è fornire al sistema economico locale un servizio di giustizia alternativo a quello del Tribunale e, al tempo stesso, promuovere la cultura arbitrale e la diffusione delle procedure arbitrali internazionali per la risoluzione delle controversie commerciali, anche attraverso attività formative e convegnistiche. Per la gestione delle procedure arbitrali internazionali, la Camera Arbitrale Forense di Pescara si avvale della collaborazione della Camera Arbitrale di Milano, che dal 1985 amministra arbitrati nazionali e internazionali, attraverso un Regolamento arbitrale (in italiano e inglese), che consente alle Parti di ricorrere a un sistema flessibile, adattabile alle esigenze specifiche, rapido e caratterizzato dai principi di trasparenza, indipendenza e imparzialità. Le parti dell’accordo intendono fornire un servizio pronto ed un’assistenza efficace e spedita all’utente, che deve poter utilizzare indifferentemente gli uffici di Milano e di Roma di CAM e di Pescara di CAF. Nomina degli arbitri. La Camera Arbitrale di Milano provvede alla nomina dell’arbitro/arbitri, tenendo conto delle indicazioni formulate dalla Camera Arbitrale Forense di Pescara. Deposito atti: imprese e privati possono depositare gli atti introduttivi anche presso la Camera Arbitrale Forense di Pescara. Le udienze si possono svolgere sia a Pescara che a Milano o in altro luogo. Durata. La Convenzione ha durata indeterminata. “La Camera Arbitrale di Milano – ha dichiarato Stefano Azzali, Direttore Generale della Camera Arbitrale di Milano – affianca diverse realtà del territorio nazionale per la gestione degli arbitrati. Abbiamo creato negli anni un network strutturato per offrire nei vari contesti un servizio dedicato alle peculiarità del sistema economico locale. L’arbitrato è, infatti, un procedimento adattabile alle esigenze delle Parti. Questa peculiarità è diventata ancora più evidente nella recente situazione emergenziale: l’arbitrato è riuscito a fornire una risposta in tempi rapidi, anche a distanza con udienze e procedimenti online. Proprio la pandemia ha innescato una trasformazione tecnologica nei procedimenti arbitrali: oggi l’85% delle udienze avviene online, era del 5% nel periodo pre-Covid: la digitalizzazone ha dunque ridotto i tempi e i costi di gestione. Il servizio che oggi presentiamo insieme alla Camera Arbitrale Forense di Pescara è pensato per le esigenze internazionali delle imprese del territorio, che necessitano di un sistema di risoluzione delle liti, che possa attrarre le imprese intenzionate a investire in Italia.”. Il network in Italia. CAM affianca alcune Camere di Commercio e altri enti italiani nell’amministrazione degli arbitrati. L’amministrazione congiunta dei casi avviene sulla base del Regolamento CAM. Le Camere di Commercio convenzionate sono la Camera di Avellino, di Bari, di Benevento, Bologna, Brescia, Cremona, Ferrara, Forlì-Cesena, Genova, Lecco, Mantova, Modena, Pavia, Piacenza, Pistoia, Varese. Gli altri enti sono: Ordine degli Avvocati di Genova, Associazione Italiana per l’Arbitrato, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Treviso e ora la Camera Arbitrale Forense del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Pescara. Chi utilizza l’arbitrato? Le parti che nel 2020 hanno fatto ricorso all’arbitrato sono persone giuridiche nel 68% dei casi (per il 55% sono società di capitali); tra le persone fisiche (32%) si registra un incremento del numero dei professionisti (10%). Materie del contendere: primeggiano l’ambito societario (48%), il settore appalti (9%) e quello dell’affitto, vendita e cessione del ramo d’azienda (7,5%).

 

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