Mediberg (sanitari) 2021: fatturato da 30 milioni

Mediberg (sanitari) 2021: fatturato da 30 milioni

Bergamo – Mediberg, è una società italiana ed è l’unica azienda in Europa a produrre e confezionare mascherine con la stessa procedura utilizzata per tutti gli strumenti usati in camera operatoria. Un processo che garantisce il rispetto delle stringenti norme sulla produzione di presidi medici, che vanno ben oltre le normative di legge richieste per le mascherine. L’azienda di Calcinate in provincia di Bergamo ha attualmente 90 dipendenti e nel corso degli ultimi anni ha continuato ad incrementare progressivamente il proprio personale e, se le condizioni di mercato lo consentiranno, confida di continuare in questa direzione stimando una previsione del fatturato dell’anno in corso, 2021, di 30 milioni di Euro. Mediberg è una società italiana al 100% e da oltre 35 anni opera nel settore delle strutture ospedaliere.  Attualmente nello stabilimento di Calcinate sono in corso i lavori di ampliamento: 7.000 metri quadri di superficie calpestabile che si affiancano agli attuali 8.000. Questo permetterà all’azienda di disporre di 3.000 metri quadrati in più di produzioni specialistiche in camera bianca da affiancare ai 1.500 già esistenti, triplicando gli ambienti dedicati a produzioni avanzate con un investimento previsto di circa 5 milioni di Euro. Specializzata nelle produzioni di abbigliamento sterile, teleria chirurgica, prodotti di medicazione e kit procedurali, l’azienda ha sempre investito sulla ricerca distinguendosi sul mercato per l’elevata qualità dei suoi prodotti. Oltre alla produzione in camera bianca, l’innovativa mascherina Mediberg è fabbricata con materiali selezionati in 5 differenti Paesi Europei, che garantiscono una filtrazione batterica superiore al 99%, fra cui uno strato esterno idrorepellente che blocca e respinge il doppler, veicolo di virus e batteri. Anche l’apertura del nuovo canale e-commerce www.mascherine.mediberg.com/ rientra tra le novità del 2021. Un adeguamento tecnologico della strategia distributiva per rendere facilmente disponibile non solo alle aziende, ma anche ai privati, mascherine di alta qualità. “Per le mascherine chirurgiche sarebbe sufficiente una produzione in ambiente controllato che garantisce comunque un livello contenuto di carica batterica spiega Luigi Marchesin, direttore vendite – ma Mediberg ha scelto di puntare ad uno standard di eccellenza per tutti i prodotti e il risultato ovviamente è completamente diverso in termini di sicurezza”. Gli ambienti a “contaminazione controllata” infatti – a differenza delle camere bianche – non sono sottoposti a normativa, è sufficiente che, alla fine, le produzioni, misurate a campione, non superino i valori richiesti di contaminazione biologica. La camera bianca deve rispettare invece rigorosi parametri di qualità ed è sottoposta a certificazioni e verifiche da parte di enti esterni. Nella camera bianca l’ingresso alla produzione è consentito solo con camici, cuffie e sovrascarpe sterili e disinfezione delle mani. I sistemi di trattamento dell’aria e un controllo continuo di pressione, umidità e temperatura garantiscono a questo ambiente di lavoro un’aria fino a 10.000 volte ‘più pulita’ del normale. “Quando a gennaio 2020 ci sono stati i primi segnali di quella che sarebbe presto diventata una pandemia – ricorda Marchesin – dalla Cina iniziavano ad arrivare numerose richieste di mascherine. Questo ci ha fatto capire la gravità della situazione e ci ha permesso di preparaci per tempo e attivarci per reperire i materiali per la produzione, che sarebbero diventati introvabili. In poche settimane abbiamo fornito oltre 2.000.000 di mascherine alla Cina, poi da mese di febbraio abbiamo dovuto bloccare tutte le forniture all’estero e concentrarci solo sulle richieste italiane”. Durante l’emergenza Covid alla Mediberg arrivavano richieste di mascherine non solo da parte dei clienti, ma anche da altri ospedali e direttamente dal Governo italiano. Nel 2020 l’azienda bergamasca è riuscita a produrre oltre 100 milioni di mascherine, contro i 19 milioni del 2019. “Nonostante la fase acuta della pandemia appaia superata – conclude Marchesin – le mascherine, nei luoghi chiusi, saranno una necessità ancora per diverso tempo. Le persone però cercano oggi non solo materiali anallergici e inodori che facilitino la respirazione e il comfort, ma anche la qualità e la sicurezza della protezione. Per questo abbiamo deciso l’apertura del nuovo canale e-commerce per rendere più facilmente disponibile a tutti le nostre mascherine”.

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