Politecnico di Milano: Horizon 2020 SISCODE per sperimentare attraverso il co-design
Milano – Dopo 3 anni di ricerca e sperimentazione, il progetto Horizon 2020 SISCODE (Society in Innovation and Science through CO-DEsign; siscodeproject.eu) è stato completato. Con un finanziamento di quasi 4 milioni di euro, SISCODE ha coinvolto 17 partner intersettoriali da tutta Europa coordinati dal Dipartimento di Design del Politecnico di Milano. 36 mesi di lavoro con ricercatori e practitioners, 138 casi studio di co-creazione trasversali a diversi ambiti, e 40 casi studio approfonditi per esplorare l’uso di processi e strumenti di co-creation per coinvolgere cittadini ed altri attori nel progettare un’innovazione più responsabile, capace anche di portare a cambiamenti di politiche richiesti dalla società. In particolare sono stati condotti 10 progetti pilota per lo sviluppo di soluzioni concrete in grado di rispondere a una serie di problemi locali: un nuovo piano per la riduzione dell’inquinamento atmosferico; un sistema di riciclo per realizzare nuovi prodotti in un’economica circolare; soluzioni contro lo spreco alimentare sviluppate da un collettivo di designer locali; un programma di apprendimento permanente per migliorare la cittadinanza attiva degli anziani; un nuovo curriculum sull’agricoltura di precisione per le scuole professionali superiori; un festival annuale dedicato alla progettazione di barche per sfruttare il potenziale di utilizzo del fiume di Lisbona; programmi per migliorare la salute mentale dei giovani sfruttando i loro hobby; strumenti di co-design per supportare i decisori pubblici e perfino performance culturali per esplorare l’intelligenza artificiale con il pubblico. Milano in particolare ha sperimentato BODYSOUND, un software creato per svolgere esercizi di riattivazione motoria basato sulla coreutica e sulla trasformazione del movimento in suono, rivolto a tutti ma in particolare a bambini con difficoltà motorie. Il software alla base di questo sistema, attraverso un sistema di body-tracking, è in grado di calibrare gli esercizi sulla base della mobilità del bambino, monitorare la coordinazione motoria, i tempi e la frequenza di allenamento, registrare e confrontare la precisione e la velocità di esecuzione dei movimenti. Gli specialisti della riabilitazione motoria potranno così registrare gli esercizi che il sistema “tradurrà” in gioco e che saranno fruibili dai pazienti direttamente da casa, in continuità con gli esercizi svolti durante le sessioni di riabilitazione. Il progetto è stato condotto nell’ambito delle attività di ricerca di Polifactory, laboratorio interdipartimentale del Politecnico di Milano. “SISCODE – afferma Alessandro Deserti, direttore del Dipartimento di Design e capofila del progetto – mostra come le sperimentazioni su piccola scala e le soluzioni prodotte dal basso funzionino come boundary objects che indirizzano il dialogo tra attori e stakeholder del processo di innovazione, generando valore, impatto sociale e possibilità di trasformazione delle politiche relative a Scienza, Tecnologie e Innovazione”. La co-creazione, intesa come processo di sviluppo collaborativo di nuove soluzioni, quali prodotti, servizi e sistemi, prospera come nuovo approccio in tutta Europa. “Il coinvolgimento dei cittadini e gli approcci partecipativi – commenta Francesca Rizzo, capofila del progetto – sono oggi riconosciuti come le migliori modalità per affrontare questioni sociali su larga scala, con lo scopo di stringere il divario tra la comunità scientifica e la società, rendendo la ricerca più accessibile, inclusiva, rilevante per la pratica e rispondente a problemi reali”. Questa forma di innovazione collettiva e congiunta coinvolge un’ampia varietà di soggetti: non solo gli esperti nel processo di sviluppo e implementazione di nuove soluzioni ma anche cittadini, altri stakeholder e policy maker.