Roma – Confindustria si augura che il premier Mario Draghi “continui a lungo nella sua attuale esperienza” e avverte: prosegua “senza che i partiti attentino alla coesione del Governo pensando alle prossime amministrative con veti e manovre in vista della scelta da fare per il Quirinale”. Il presidente Carlo Bonomi dedica ampio spazio della sua relazione all’assemblea annuale degli industriali alla figura di Draghi, uno degli “uomini della necessita”, diverso dagli “uomini della provvidenza” come chi ha dato vita a “un regime ventennale di oppressione” e dagli “uomini del possibile”, quelli del “calcio alla lattina”, del “rinvio eterno”. Confindustria , sottolinea sempre Bonomi riconosce e apprezza l’impegno sul fronte della campagna vaccinale sottolineando “la mano ferma con cui e’ stata ridefinita e accelerata”, “anche per merito dell’opera instancabile del generale Figliuolo”. “E’ il tempo di decidere di scegliere di cambiare. Di fare le scelte piu’ giuste per far crescere l’Italia nel mondo.La cosa piu’ difficile della vita e’ capire quale ponte devi attraversare e quale ponte devi bruciare. Perche’ cambiare e’ certo difficile, ma non cambiare per l’Italia e’ fatale”. “Le riforme bisogna farle adesso. Basta rinvii, basta giochetti, basta veti. Davvero basta”, prosegue il presidente di Confindustria, che esprime “preoccupazione” per il cronoprogramma per le rforme legate al Pnrr che “rischia di slittare”. Per gli industriali “e’ una strada profondamente sbagliata quella del gioco a risiko delle bandierine del consenso effimero”. Confindustria “si opporra’ a tutti coloro che vorranno intralciare il precesso delle riforme”; ” A chi flirta con i no vax invece di pensare alla sicurezza di cittadini e lavoratori, come a chi pensa che questo Governo e’ a tempo”. La riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive “e’ stata rinviata, perche’ si pensava che il blocco per legge dei licenziamenti fosse la panacea. E’ stata una sciocchezza. Plurima” perche’ “non ha impedito che nel 2020 quasi un milione di occupati abbia perso il lavoro o non lavorato per lunghi periodi” e “ha alimentato la tesi ancor piu’ infondata che, abolendolo, ci sarebbero stati milioni di licenziamenti”. “Sul fisco abbiamo innanzitutto una preoccupazione. Continuiamo a leggere che il Governo avrebbe a disposizione solo 3 miliardi, per la riforma tributaria. A noi il deficit e il debito pubblico illimitato non sono mai piaciuti. Pero’ su questo bisogna avere le idee chiare. Abbiamo dato oltre 3 miliardi negli ultimi 4 anni ad Alitalia fallita e alla piccola compagnia che nasce ora”. E’ il passaggio dell’intervento del presidente di Confindustria Carlo Bonomi che si dice favorevole ad aggiungere ad un intervento sull’aliquota Irpef del 38%, un taglio del cuneo fiscale, la cancellazione dell’Irap, interventi per sostenere le imprese.