Casasco (Confapi): costo energia, non c’è tempo per la transizione

Casasco (Confapi): costo energia, non c’è tempo per la transizione

Milano – “Non c’è stato tempo per la transizione, l’Europa ha aumentato troppo il costo della Co2 senza dare il tempo necessario di adeguarsi. E questo incide sulla marginalità delle industrie e quindi sulle famiglie”. A dirlo è il presidente di Confapi Maurizio Casasco, in un’intervista al Corriere della Sera: “Dobbiamo chiedere all’Unione Europea di rivedere il piano sul clima dello scorso luglio, ma cominciare anche a studiare uno sviluppo delle centrali idriche, vista la ricchezza idrica dell’Italia. E ripensare alle centrali nucleari senza ideologie, sono molto più sicure di altre soluzioni. Le aziende sono già soffocate da burocrazia e cuneo fiscale, ora chiedono alla politica di intervenire sull’Europa”.Per Casasco è necessario intervenire anche sulle materie prime, visto che “i costi sono raddoppiati in un anno. L’Europa ha fatto una politica anti-manifattura, basti pensare che in Italia il prezzo dell’acciaio è cresciuto il doppio rispetto a quello cinese, questo per le quote alle importazioni fissate dall’Unione. Ma il rottame ferroso si può esportare senza dazi ed è un vantaggio per la Cina che, al contrario, ha messo i dazi sull’export e si prepara alla concorrenza sui prodotti finiti”. Il risultato? “Abbiamo costi altissimi e problemi di approvvigionamento, rischiamo di non poter rispondere agli ordini e mettere i lavoratori in cassa integrazione. L’Europa deve togliere le quote come ha fatto per l’alluminio”.

LEGGI ANCHE: ALITALIA, UN POZZO SENZA FONDO: TREDICI MILIARDI BRUCIATI