A2A: il Consiglio di Stato conferma lo stop all’aggregazione con Aeb

A2A: il Consiglio di Stato conferma lo stop all’aggregazione con Aeb

Milano – Il Consiglio di Stato ha confermato la nullità dell’operazione di aggregazione tra A2A ed Aeb, dichiarando non valida la caratteristica di infungibilità dell’offerta della multiutility guidata da Renato Mazzoncini. Un’eventuale operazione con Aeb dovrà, quindi, essere espletata attraverso una gara pubblica. Aeb, controllata al 71% dal Comune di Seregno, gestisce oltre 200mila clienti retail, con un fatturato pari a circa 220 milioni di euro, un ebitda pari a 35 milioni, un utile netto di 12 milioni e un debito netto di 5 milioni. La nuova sentenza conferma la decisione del Tar della Lombardia che a febbraio aveva annullato la delibera con cui il Comune di Seregno, principale azionista della multiutility brianzola Aeb, aveva dato il via all’integrazione senza passare da alcun bando pubblico. Bando che, ha confermato il Consiglio di Stato, avrebbe dovuto essere attivato, dal momento che ad acquisire una parte del capitale di Aeb, interamente pubblica, è stata A2A, posseduta per una metà dai Comuni di Milano e Brescia e per l’altra metà da investitori privati. “Nel rispetto dei principi di concorrenza e di par condicio”, ha riportato il Consiglio di Stato, “la scelta del partner industriale, in grado di esercitare un controllo di fatto sul gestore del servizio, avrebbe dovuto avvenire in forma competitiva”. A tale riguardo, A2A ha precisato di avere dato mandato ai propri legali “di svolgere tutti gli opportuni approfondimenti, ritenendo i provvedimenti impugnabili davanti ai giudici competenti”. Lo stop all’operazione potrebbe comportare la richiesta di misure correttive anche perché A2A ha incluso Aeb nel suo piano industriale presentato a marzo. L’eventuale deconsolidamento di Aeb, ipotesi secondo alcuni analisti abbastanza improbabile dato che l’operazione non è mai stata bloccata nei mesi scorsi nonostante i diversi ricorsi in essere, avrebbe un impatto negativo sull’ebitda di A2A pari a 35 milioni (il 2,7% del totale) e di circa 4 milioni a livello di utile netto (1,1% del totale).