Covid, Costa: “Obbligo di Green pass per Pa e servizi”

Green Pass
Green Pass

Covid, Costa: “Obbligo di Green pass per Pa e servizi”

Roma –  “Obbligo di Green pass per Pubblica amministrazione e anche per garantire la continuità dei servizi”. Lo chiede il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. “Il Green pass deve essere assolutamente esteso – afferma all’Adnkronos Salute – per far tornare il nostro Paese alla normalità. Non è più accettabile che cittadini che hanno bisogno di una carta d’identità in un Comune o aziende che hanno bisogno di una certificazione debbano sentirsi rispondere dalle pubbliche amministrazioni con appuntamenti a distanza di settimane o mesi”. “Lo smart working è stato utile perché nel momento più complicato della pandemia ci ha consentito di gestire il Paese” ma “oggi io dico più Green pass, meno smart working. Anche il pubblico impiego deve tornare a lavorare in presenza perché se vogliamo tornare a un Paese normale e a una ripresa del nostro Paese, questa deve passare anche dalla riapertura dei nostri uffici pubblici e dei nostri servizi ai cittadini, perché in alcuni casi si tratta di garantire non solo dei servizi ma dei diritti”. Passaporto verde obbligatorio dunque anche per “i dipendenti del trasporto pubblico, gli operatori dei supermercati e quant’altro. Ci sono alcune categorie – sottolinea il sottosegretario – per le quali secondo me l’estensione dell’obbligatorietà del Green pass diventa un elemento di garanzia per far sì che il nostro Paese continui in questo percorso di graduale ritorno alla normalità. Non possiamo permetterci di fare passi indietro”. E un passo del governo in questo senso potrebbe arrivare a breve. “C’è una certa sensibilità a fare delle riflessioni e a prevedere degli ampliamenti – fa sapere Costa – perché nel momento in cui lo abbiamo sdoganato come criterio di garanzia di sicurezza e di tracciabilità non vedo perché non lo si possa estendere ad altre categorie. D’altronde noi siamo partiti dal personale scolastico perché – chiarisce – è il primo appuntamento e a metà settembre non possiamo permetterci di fallire l’inizio della scuola in presenza. Ma dopo di che abbiamo altri obiettivi

LEGGI ANCHE: SALTA LO SHOW DI BABY GANG, MILANO ESPORTA LA GUERRIGLIA URBANA A RICCIONE