Protocollo movida a Milano, i sindacati: “Non siamo stati coinvolti”
Milano – Comune, Confcommercio e Confeserentii firmano in prefettura il “Protocollo per il divertimento responsabile”. Peccato che per chi lavora in quel settore ci sia poco da divertirsi. Inizia così la nota di Filcams CGIL Milano – Fisascat CISL Milano – Uiltucs UIL Milano. Che proseguono: “Innanzitutto avremmo auspicato un coinvolgimento nel percorso che ha portato alla firma di questa mattina, ma evidentemente: Prefettura, Comune, Confoncommercio e Confesercenti preferiscono avere relazioni con chi sottoscrive contratti con sindacati non comparativamente più rappresentativi. Anche e non solo per queste ragioni, abbiamo negato il contributo economico incautamente chiesto all’Ente Bilaterale dei Pubblici Esercizi da noi cogestito assieme ad Epam, che in questa vicenda ha preferito collaborare con soggetti “estranei” agli accordi sottoscritti con Confcommercio su rappresentanza e rappresentatività.Nel protocollo si legge che – L’Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria: “si impegna a promuovere (tra le società associate) prezzi calmierati per l’impiego di personale specializzato per le finalità del presente protocollo.”Ci piacerebbe comprendere meglio e nello specifico, i compiti affidati a questo personale specializzato ma impiegato a prezzi calmierati.Un’idea davvero “innovativa” in settori con la più alta concentrazione di lavoro grigio-nero e dove, chi lavora, vive una situazione precaria da tempo.A Milano la vetrina più importante sta per arrivare e poco importa chi sarà sacrificato per raggiungere l’obiettivo. Auspichiamo che questo protocollo possa servire per garantire una Movida sicura a Milano, ma siamo convinti che le condizioni di chi verrà impiegato per le finalità dello stesso, saranno peggiorative