Censis, università: la classifica delle migliori

Censis, università: la classifica delle migliori

Roma – Secondo la classifica del Censis sulle università italiane, il Politecnico di Milano si conferma la migliore università italiana della categoria, anticipando in classifica lo Iuav di Venezia e i Politecnici di Torino e Bari (a pari merito). Tengono la testa della propria graduatoria di riferimento, quella dei grandi atenei non statali, anche la Bocconi e la Cattolica, che aumentano i propri punteggi. Perdono posizioni, invece, l’Università Statale, che passa dal sesto all’ottavo posto tra i mega atenei, e la Bicocca, che arretra di un posto ed è settima tra i grandi atenei. L’analisi delle università, divise tra statali e non statali e a seconda delle dimensioni, è compiuta considerando diversi fattori: dai servizi offerti alle borse di studio erogate, da strutture disponibili e altri interventi in favore degli studenti al livello di internazionalizzazione, passando per comunicazione e servizi digitali e occupabilità. Scendendo nel dettaglio, la Statale conquista 81,8 punti ed è ottava nella classifica delle università con più di 40.000 studenti, guidata da Bologna. L’Ateneo di via Festa del Perdono ottiene il risultato migliore sul fronte dell’occupabilità (calcolata sui laureati nel 2019) con il punteggio di 98, che è inferiore al 103 della rilevazione dello scorso anno ma è comunque il più elevato (a pari merito con l’Università di Padova) di quello degli altri atenei in classifica. Il risultato peggiore è su borse di studio e servizi, rispettivamente a 69 e 71 punti. La classifica dei grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti) è guidata dall’Università di Perugia e vede la Bicocca posizionarsi settima, a 88 punti, frutto da una parte dei 102 conquistati per occupabilità e comunicazione e servizi digitali e dall’altra dei 76 ricevuti dei servizi. Scendendo fino alla 12esima piazza si incontra l’Università di Bergamo (83,7 punti), nuovo ingresso dalla categoria degli atenei di medie dimensioni. Tra i grandi atenei non statali (con oltre 10.000 iscritti), come detto, spicca la Bocconi, che consolida la testa della classifica con 96,2 punti (pur perdendone due rispetto allo scorso anno), eccellendo in internazionalizzazione e borse di studio. Segue la Cattolica a 80,2 punti, conquistati puntando su servizi e internazionalizzazione. Tra gli atenei non statali, ma di medie dimensioni (da 5.000 a 10.000 studenti), lo Iulm si posiziona terzo con 81 punti, alle spalle della Luiss a 94,2 e della Lumsa (85,8), mentre tra i piccoli (fino a 5.000 iscritti) l’Università San Raffaele sale in sesta posizione con 80,6 punti.