Pagano (Cgil) alla Regione: subito un piano condiviso per rilanciare l’economia, prorogare il blocco dei licenziamenti

Pagano (Cgil) alla Regione: subito un piano condiviso per rilanciare l’economia, prorogare il blocco dei licenziamenti

Milano – Alessandro Pagano neo segretario generale della Cgil Lombardia, che sostituisce Elena Lattuada, ha messo le carte in tavola, durante il suo primo incontro stampa. E il messaggio più forte l’ha rivolto proprio a Regione Lombardia. Pagano (55 anni, una vita nella Fiom), dopo aver rassicurato sulla tenuta della linea unitaria (con Cisl e Uil) in continuità col passato, ha messo in fila gli impegni e le priorità da discutere con la giunta Fontana. “Occorre mettere mano ad un sistema che si è dimostrato inadeguato e non solo a causa dell’emergenza sanitaria. Direi che la mancata territorialità si è dimostrata un fattore di rischio aggiuntivo”, ha spiegato il segretario della Cgil, facendo riferimento alla riforma sanitaria oggi in fase di revisione. “C’è la necessità di rivedere il sistema sanità oggi troppo concentrato sulle strutture ospedaliere. E poi occorre allargarlo ad un ambito socio-sanitario per rispondere anche alle crescenti diseguaglianze”. Tra le tante urgenze, a proposito di Covid, la Cgil ha sollecitato un incontro urgente sul piano vaccinale nei luoghi di lavoro, soprattutto dopo la firma del protocollo nazionale. Anche perché l’intesa tra Regione e Confindustria aera sembrata ai più un tentativo di ignorare i protocolli nazionali (priorità per età). Pagano ha ricordato che “In Lombardia ci sono numerose aziende con capannoni nuovi agibili che hanno messo a disposizione di tutti i loro spazi per vaccinare. Non condividiamo la logica del “mi vaccino i miei dipendenti”. Il nuovo leader della Cgil lombarda si è poi soffermato sul futuro dell’economia post Covid: “Anche noi, come le altre forze sociali, sediamo al Tavolo del patto per lo sviluppo della Regione, che dovrebbe riunirsi nei prossimi giorni. Fino ad oggi ho notato una certa carenza nell’approccio strategico della Regione. C’è attenzione ma deve maturare una strategia di lungo periodo. La nostra proposta è che il Tavolo elabori un progetto regionale (con le associazioni datoriali e i sindacati) per dare una spinta al governo, non strumentale, affinchè il sistema economico lombardo possa ripartire. Servono idee chiare e condivise”. Naturalmente i riflettori sono puntati sulle risorse europee del Recovery e sul piano per utilizzarle. Dentro al progetto la Cgil vede la riforma della Pubblica Amministrazione, quella del sistema socio-sanitario e del welfare. “Ci auguriamo che il piano nazionale venga reso pubblico al più presto e che tenga conto delle proposte del sindacato”, spiega Pagano. Sul tema più spinoso – il blocco dei licenziamenti – la posizione della Cgil è una: “Il blocco va prorogato, non abbiamo la minima certezza sui tempi dell’uscita dalla crisi. Non possiamo accettare che sparisca la tutela dei lavoratori. E poi serve la riforma degli ammortizzatori sociali dalla quale passa anche la riqualificazione, la formazione dei lavoratori, la ripresa dell’economia. Con buona pace di quelli che dico che senza licenziare i lavoratori l’economia non riparte”.