Protesta dei ristoratori sulla A1, a Cantagallo

Protesta dei ristoratori sulla A1, a Cantagallo

Bologna – Clamorisa protesta dei ristoratori. “Sit-in in autostrada” per manifestare “dissenso contro le ingiuste restrizioni a cui è sottoposta l’intera categoria”. I ristoratori sono arrivati “da tutta Italia”  questa mattina sulla A1 , nell’Autogrill di Cantagallo. Con il presidio di oggi “gli imprenditori intendono sensibilizzare con un gesto plateale –si legge nel comunicato degli organizzatori – le loro legittime richieste, che risultano tuttora inascoltate, alla vigilia delle vacanze pasquali, che al contrario premieranno ristoratori e albergatori all’estero, con tanto di placet del ministero”. Per i ristoratori “è dunque evidente che il Governo non intende sostenere economicamente il settore ristorazione in maniera significativa, che il ministero della Sanità a distanza di più di un anno non ha ancora aggiornato piano pandemico e ad oggi non ha incrementato personale e terapie intensive, che il piano di vaccinazione non è ancora entrato a pieno regime come in altri Paesi. Si è a un passo dai reali pericoli che rischiano di interessare l’intero settore e ripercuotersi negativamente sull’economia italiana”. I ristoratori parlano di “uno scenario disastroso – continua la nota – in cui le attività ricettive e di ristorazione stanno gradualmente diventando oggetto di richieste di acquisizioni, ampiamente al di sotto del valore di mercato, da parte di criminalità organizzata e soggetti di dubbia provenienza”. “Gli imprenditori intendono nuovamente esporsi, in modo ancor più incisivo per chiedere allo Stato di attivarsi immediatamente per risarcire i costi fissi pagati dai ristoratori e dalle attività commerciali coinvolte nel comparto, come le varie utenze e tutti gli oneri da corrispondere entro un mese”. I ristoratori “chiedono di valutare la possibilità di riapertura dei locali in sicurezza così come è concessa agli Autogrill, ai locali situati in zone aeroportuali e alle grandi mense aziendali. I locali sono chiusi da ottobre e i contagi aumentano in modo esponenziale poiché’ la gente si ritrova abusivamente in ambienti non controllati. È ormai ampiamente dimostrato che i contagi non avvengano nei ristoranti, ma altrove”.