Milano, proteste degli studenti davanti alle scuole. In piazza il 19/1 con i lavoratori in sciopero generale

Milano – Questa mattina gli studenti hanno presidiato l’ingresso sbarrato delle scuole superiori con striscione e megafono. Nel giorno in cui si sarebbe dovuti rientrare in presenza il messaggio degli studenti è netto: il clima di incertezza nelle scuole è inaccettabile, a pagarne le conseguenze saranno migliaia di studenti esclusi dal diritto allo studio. L’organizzazione promotrice dell’azione è il Fronte della Gioventù Comunista. In questo periodo di didattica a distanza l’abbandono scolastico è aumentato in modo vertiginoso. I dati IPSOS pubblicati due giorni fa denunciano almeno un abbandono per classe a causa del COVID. La DAD è stata un fallimento data l’assenza di un supporto reale del Governo alle scuole, la mancanza di dispositivi come tablet computer e di corsi di sostegno e misure volte a garantire il diritto allo studio. «Vogliamo rientrare a scuola ma con misure di sicurezza vere, che in questo momento sono inesistenti» dichiara Sabrina Paracchini, rappresentante d’istituto del liceo Virgilio « Si è fatto di tutto per tenere aperte aziende e magazzini anche nel pieno della pandemia con centinaia di morti al giorno, mentre le scuole rimangono sbarrate, senza una reale prospettiva di apertura sicura, negando il diritto allo studio per tutti noi.» «Lanciamo un appello per costruire una grande mobilitazione di tutti gli studenti il 29 gennaio» continua la rappresentante «per conquistare ampie misure per la sicurezza delle scuole. Esprimiamo tutta la nostra contrarietà alle politiche del Governo che dimostra, anche nella gestione della pandemia, di curare gli interessi delle aziende a scapito di quelli dei lavoratori e, di conseguenza, anche dei figli dei lavoratori, gli studenti. Per questo scenderemo in piazza al fianco dei lavoratori, nella stessa data dello sciopero generale indetto dal Si-Cobas.»