Lombardia, Consiglio approva manovra finanziaria: bilancio con entrate pari a 26 miliardi e 499 milioni

Milano – Via libera a maggioranza in Consiglio regionale con 47 voti a favore e 28 contrari al Bilancio di Previsione regionale 2021-2023 e alla Legge di Stabilità.
Per l’anno 2021 la manovra finanziaria regionale prevede entrate pari a 26 miliardi e 499 milioni di euro, dei quali 19 miliardi e 909 milioni sono destinati alla gestione dei servizi sanitari e sociosanitari. “Nonostante la necessità di garantire la salvaguardia degli equilibri di bilancio, fortemente condizionata in termini di minori entrate, Regione Lombardia non incide sulla pressione fiscale e garantisce un forte sostegno agli investimenti considerati volano per la ripresa specie in questo periodo di profonda crisi economica –evidenzia il Presidente della Commissione Bilancio e relatore del provvedimento Marco Alparone (Forza Italia)-. Il programma degli interventi per la ripresa economica per il triennio 2021-2023 avviato già con la legge 9 dello scorso maggio, è stato ulteriormente  affinato e potenziato,  anche al fine di individuare un bacino di risorse da destinare a ulteriori investimenti strategici proiettati oltre il 2023. Siamo i primi e gli unici in Italia -sottolinea ancora Alparone- che a fronte di una riduzione della spesa corrente del 20%, continuiamo a garantire  politiche sociali, lavorative e di sostegno alle imprese con  azioni tempestive. Tali investimenti saranno finanziati grazie alla solidità dei numeri e a politiche di costante contenimento e riduzione delle spese di funzionamento”. Nel suo intervento l’Assessore al Bilancio Davide Caparini ha evidenziato come questa manovra non preveda nessun aumento della pressione fiscale e il mantenimento delle agevolazioni fiscali esistenti come l’esenzione triennale del bollo per l’acquisto di auto ibride, lo sconto per la domiciliazione bancaria del bollo auto e l’esenzione Irap per le nuove imprese nei Centri storici dei Comuni. Via libera anche a un emendamento di Alessandro Corbetta della Lega che estende ai Comuni fino ai 40mila abitanti l’esenzione dell’Irap per i primi tre anni per le nuove imprese artigiane e commerciali che aprono nei centri storici. Nel motivare il voto contrario dei rispettivi gruppi di minoranza, Fabio Pizzul (PD) e Marco Fumagalli (M5Stelle) hanno lamentato “la mancanza di prospettiva e strategia. E’ un bilancio –hanno detto- che presenta una lista di provvedimenti dispersi per i territori ma senza un collegamento, senza un’idea e senza progettualità politica. Per creare le condizioni per il rilancio della regione, serviva sicuramente ben altro e c’era necessità di una impostazione più ambiziosa e coraggiosa”.