Filt Cgil, Fit-Cisl e Uil-Trasporti: crisi Covid, tutelare lavoratori handling

Filt Cgil, Fit-Cisl e Uil-Trasporti: crisi Covid, tutelare lavoratori handling

Milano – Con una nota Filt Cgil, Fit-Cisl e Uil-Trasporti chiedono garanzie per i lavoratori del settore handling colpiti dalla crisi provocata dalla pandemia. “La crisi causata dal Covid che attanaglia gli aeroporti, mettendo a rischio lavoratori ed imprese – spiegano i sindacati –  sta facendo emergere con forza la necessità di consolidare la tutela degli operatori aeroportuali di assistenza a terra che, a fronte della perdita di commesse (compagnie aeree) della propria azienda, vedono messe a repentaglio le condizioni economico normative costruite in tanti anni di lavoro, se non addirittura l’occupazione stessa. Tutto questo nonostante il contratto nazionale di settore preveda in maniera inequivocabile l’esigibilità della Clausola Sociale e con essa il trasferimento del personale a seguito di passaggio di attività da un “handler” ad un altro. Purtroppo negli aeroporti italiani (e in quelli milanesi) permangono aziende che non rispettano le regole sancite dai contratti che applicano, come dimostrato recentemente nel caso del subentro di AGS ad Airport Handling nel contratto di NEOS a Malpensa. Per fortificare la norma contrattuale di clausola sociale, arginare il dumping sociale evitando così fenomeni di tensione sociale, in accordo con la Prefettura di Milano e con la Direzione Aeroportuale ENAC di Linate, Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil-Trasporti hanno elaborato una proposta di realizzazione di clausola di sito sullo scalo milanese. La proposta consta di una parte di analisi politico-sindacale dello scenario di riferimento e di una sezione specifica comprendente procedure e schede tecniche di applicazione della clausola, nel solco di quanto previsto dal contratto nazionale. Auspichiamo che istituzioni ed imprese, nel comune interesse della tenuta del sistema, si rendano immediatamente disponibili ad un’analisi di merito che porti alla condivisione del documento e alla sua esigibilità. E’ altresì necessario che la stessa norma venga al più presto discussa e approvata anche per quanto concerne lo scalo di Malpensa, ancora privo di una limitazione del numero di operatori e, anche per questo, a quotidiano rischio di elusione delle norme di tutela di lavoratori e mercato.