Confcommercio: vietato sbagliare, a rischio la tenuta sociale

Confcommercio: vietato sbagliare, a rischio la tenuta sociale

Roma – Approda oggi in Consiglio dei ministri il decreto ristori bis che stanzierà nuovi aiuti per commercianti, ristoratori, partite Iva, modulandoli in base alla geografia delle restrizioni previste dal nuovo Dpcm. Indennizzi che, nel caso dei bar e ristoranti che saranno costretti a chiudere nelle zone rosse, potrebbero arrivare al 200% dei rimborsi già erogati con il dl Rilancio. Saranno inoltre rifinanziati i congedi parentali per chi ha i figli a casa in quarantena o per la scuola chiusa e non può ricorrere allo smart working, e il bonus asili nido. “Sbagliare oggi è letale, è l’ultima possibilità che abbiamo, corriamo un pericolo serio per la sicurezza e la tenuta sociale”. Così Enrico Postacchini membro della giunta Confcommercio, in audizione sul dl Ristori davanti alle commissioni Bilancio e Finanze al Senato. “Se dobbiamo convivere con il virus come si era detto nei mesi scorsi – ha osservato Postacchini – le fasi 2 e 3 avrebbero dovuto presupporre appunto di convivere con il virus, non di morire con il virus e quindi bisognava organizzare la società secondo la nuova crisi senza il bisogno di chiudere attività per evitare gli assembramenti”. Postacchini, ha lamentato le “inefficienze” che “hanno colpito le attività marginali, ultimo anello distribuzione che non sono colpevoli di questa situazione e si trascinano dietro tutta la filiera”. Secondo il rappresentante di Confcommercio, “corriamo un pericolo serio per la sicurezza e la tenuta sociale. E’ evidente che se non arrivano ristori immediati, chi ha chiuso il 28 ottobre non potrà riaprire”. “Bisogna trovare nuove regole – ha concluso Postacchini – salvaguardare l’economia e il lavoro ma non possiamo fermare il mondo perché la stragrande maggioranza delle persone gode di ottima salute e deve continuare a lavorare e garantire vitalità all’economia”. “Oggi quello che siamo ad elencare come necessari e ulteriori ristori non fa che ripetere quello che dicemmo nella scorsa primavera, che ritorna di stretta attualità”. Postacchini rinnova la richiesta di “ulteriori moratorie e azzeramento di interessi sugli avvisi anche bonari, rinvio del 770, credito di imposta sugli affitti e ristori a fondo perduto perché le aziende chiuse devono ottemperare a impegni presi. Si tratta di salvare il salvabile”.