Imprese in grande affanno sul fronte tampone per i dipendenti

Milano – Diverse aziende artigiane, che incappano loro malgrado in un dipendente risultato positivo, segnalano l’indeterminatezza di cui alcuni lavoratori sono vittime. Positivi ad un primo tampone, superato il periodo di quarantena previsto e senza più sintomi, sono in attesa di effettuare il tampone di verifica e certificazione dell’avvenuta negativizzazione. “Tempi certi non ce ne sono – sottolinea il segretario generale dell’Unione Artigiani di Milano e di Monza-Brianza, Marco Accornero – e le ditte ci segnalano lavoratori in snervante attesa di un contatto da parte dell’Ats per svolgere l’esame che potrebbe consentire loro di tornare al lavoro. Quello che possono fare le imprese lo fanno: attenersi scrupolosamente ai protocolli ed utilizzare i dispositivi di protezione personale. Qui però dipendono esclusivamente dai tempi di reazione delle Ats, a loro volta in affanno.” “Si tratta di un evidente danno grave alle imprese – rimarca Accornero – che mette a repentaglio la continuità produttiva. Siamo consapevoli del momento di pesante emergenza vissuto a livello sanitario e per questo proponiamo che anche i tamponi effettuati privatamente, se risultati negativi naturalmente, possano consentire l’immediato rientro al lavoro dei dipendenti, senza attendere il benestare dell’Ats.