Confimi Multiservizi, dpcm: semi lockdown beffa per le imprese

Roma – “Un paese in semi lockdown con un’ulteriore beffa per gli imprenditori: chi infatti in estate aveva rischiato assumendo nuovo personale, oggi si trova con i locali chiusi o ad apertura estremamente ridotta senza poter mettere i neo dipendenti in cassa integrazione o senza poterli licenziare, con costi che continuano a gravare sulle tasche di imprenditori che da mesi ormai registrano un fatturato vicino allo zero” è il grido di allarme di Vincenza Frasca presidente della categoria Multiservizi di Confimi Industria che commenta le novità introdotte nel decreto firmato dal Consiglio dei Ministri nel weekend appena trascorso. Nello specifico Confimi Industria Multiservizi fa riferimento alla circolare 115/2020 dell’ INPS che in data 30 settembre in chiusura del paragrafo 1 recita “Riguardo alle modalità di richiesta del nuovo periodo di trattamenti di integrazione salariale (ordinaria e in deroga) e assegno ordinario previsti dal decreto-legge n. 104/2020, che, su espressa indicazione ministeriale, trovano applicazione esclusivamente ai lavoratori che risultino alle dipendenze dei datori di lavoro richiedenti la prestazione alla data del 13 luglio 2020, data a decorrere dalla quale si applicano le nuove misure, si precisa quanto segue”. “Sarà di certo un vizio di forma – sottolinea con rabbia la presidente della Multiservizi – ma al quale chiediamo al Governo di porre al più presto rimedio”. “Si vanno a danneggiare ulteriormente quei comparti produttivi che già la scorsa primavera erano stati tra gli ultimi a poter ripartire e sui quali gli imprenditori avevano ricominciato a scommettere e investire in risorse auspicando una ripresa” spiega Frasca. “Lo stop a sport, cultura, intrattenimento e a una ristorazione in semi lockdown necessitano di altrettante misure di supporto perché contenere la diffusione del virus è fondamentale ma non è da meno salvaguardare il sistema impresa e i lavoratori” commenta ancora la presidente della Multiservizi di Confimi Industria. “Si intervenga subito su questa assurda indicazione temporale – ribadisce in chiusura Vincenza Frasca – o si darà il via al bollettino funebre delle aziende che chiuderanno i battenti per sempre”.