Design: la morte di Enzo Mari

Design: la morte di Enzo Mari

Milano – Se n’è andato a 88 anni Enzo Mari, maestro del design italiano. Ne ha dato notizia sui social il presidente della Triennale Stefano Boeri. “La sua opera spazia”, si legge sul profilo dedicatogli dalla storica azienda di design Danese (alla quale Mari era legato) sul proprio sito web, “dal design alla pittura, dalla grafica all’allestimento. È stato docente e attivista politico. Il suo contributo basato su un’asciutta poetica delle forme e un coerente utilizzo dei materiali è ritenuto fondamentale per la storia e lo sviluppo del design italiano nel mondo. Il sodalizio con Danese Milano coincide con lo sviluppo dell’azienda grazie alla quale ha sperimentato tecniche, realizzato allestimenti, sculture e prodotti divenuti pietre miliari”. Nato a Cerano (NO) nel 1932, Enzo Mari dal 1952 al 1956 frequenta l’Accademia di Brera, studiando letteratura e arte e approfondendo la psicologia della percezione visiva. Sempre negli anni Cinquanta, Mari si dedica all’attività artistica, impegnandosi in mostre personali e collettive in musei e gallerie, ed entra a fare parte del gruppo dell’Arte Cinetica, dove conosce Bruno Munari. Nel 1963 diventa coordinatore del gruppo Nuova Tendenza, di cui organizza l’esposizione alla Biennale di Zagabria del 1965. Ma la figura di Enzo Mari è legata al fenomeno del “Made in Italy”, grazie anche alla mostra Italy: The New Domestic Landscape, tenutasi al MOMA di New York nel 1972. I suoi lavori sono attualmente in mostra nella grande personale a lui dedicata, dal titolo Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli, presso la Triennale di Milano.