Lettera degli Artigiani ai ministri Catalfo e Gualtieri

Milano – Con una lettera ai ministri competenti (Catalfo, Gualtieri) gli Artigiani sollecitano alcune risposte. “La gestione del sostegno al reddito, che ci siamo impegnati a gestire per il Comparto Artigiano anche nel periodo della pandemia, ha generato, come noto, non pochi problemi e tantissime tensioni in tutto il Paese. Nel ribadire la nostra piena condivisione delle importanti decisioni assunte, in particolare per quanto riguarda la messa a disposizione delle necessarie risorse per far fronte alle esigenze di imprese e lavoratori, vorremmo sottoporre alla Vostra attenzione alcuni aspetti: 1) i tempi di trasferimento delle risorse sono troppo lunghi, i passaggi tra i vari soggetti interessati troppo lenti. Per Vostra informazione, le risorse previste dal D.L. 104, pubblicato il 14 agosto, sono state accreditate sul nostro conto corrente cinquanta giorni dopo, il 5 ottobre scorso alle ore 09,30 (alle 21,15 – sia detto per inciso – erano state già trasferite da parte degli uffici centrali di FSBA alle lavoratrici e ai lavoratori, o alle imprese, di tutta Italia). Occorre, a nostro avviso, un intervento che semplifichi e di fatto acceleri procedure che si presentano farraginose e inadeguate (danneggiando, di fatto, anche quello che di buono “la politica” è impegnata a fare); 2) la destinazione al Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato di 375 milioni non copre tutte le esigenze. Il fabbisogno ulteriore di FSBA, per erogare prestazioni riferite alle prime 18 settimane fino al 12 luglio è di almeno 50 milioni, dato destinato ad aumentare in ragione delle rendicontazioni non ancora completate. Le reali esigenze, a conclusione di questi adempimenti da parte di aziende e consulenti, potrebbero determinare la necessità di ulteriori 80/90 milioni di euro. A fronte di questo, a nostro parere, sarebbe necessario poter attingere alle risorse, assegnate e non utilizzate, messe a disposizione dal “Decreto agosto”. Anche in questo caso un atto ufficiale, amministrativo, di indirizzo o normativo, consentirebbe al nostro Fondo di erogare prestazioni del mese di giugno e di luglio; 3) con riferimento ai futuri interventi l’utilizzo delle risorse economiche stanziate a fronte dei nuovi periodi di cassa integrazione ricadenti dopo il 13 luglio, facciamo presente come il criterio di assegnazione delle risorse finora adottato (la percentuale dei 34 a FSBA e 14 al Fondo dei somministrati) non sembra ispirato ad alcuna logica né proporzionalità delle reali esigenze dei due soggetti. Tant’è che FSBA non ha potuto coprire tutte le prestazioni, laddove altrove sono state assegnate risorse che non verranno, par proprio di capire, utilizzate. Riteniamo, pertanto, opportuna una modifica delle attuali procedure e del criterio che le ha ispirate, individuando nel “fabbisogno dichiarato”, e poi rendicontato analiticamente, lo strumento più idoneo; 4) l’utilizzo di tutte le risorse, da noi accantonate negli anni a garanzia delle prestazioni a favore dei dipendenti di aziende che attraversano fasi economico produttive difficili, per far fronte alle difficoltà di imprese e lavoratori nelle primissime settimane dell’emergenza (per un importo pari a circa 260 milioni), mette oggi e in prospettiva a rischio l’erogabilità delle prestazioni ordinarie di FSBA, assegno ordinario e assegno di solidarietà. Si rende, a nostro parere, indispensabile prevedere tempi e modi di restituzione di quelle somme. Anche perché sarebbe davvero contradditorio che, mentre tutto il sistema del sostegno al reddito delle lavoratrici e dei lavoratori connesso al Covid si regge su trasferimenti di denaro pubblico specificatamente dedicato, il solo Comparto dell’Artigianato debba farvi fronte con risorse proprie provenienti dalla contribuzione di aziende e dipendenti. Ribadiamo, sapendo di ben interpretare la richiesta delle parti sociali sindacali e datoriali del settore, costituenti FSBA, è necessaria una certa e tempestiva restituzione di quelle somme. Al fine, quindi, di poter noi intervenire in maniera compiuta e tempestiva nella garanzia di un diritto, quello del sostegno al reddito dei lavoratori, oggi molto importante e significativo e per illustrare e argomentare ancor meglio le problematiche che qui abbiamo tratteggiato, chiediamo di voler programmare un incontro con la Presidenza e la Direzione di FSBA, quanto più possibile in tempi brevi. Ringraziando dell’attenzione dedicata alla presente, restiamo in attesa di un riscontro e porgiamo distinti saluti”, conclude la nota.