Quinta edizione degli Oscar dell’inclusione

Quinta edizione degli Oscar dell’inclusione

Milano – Giungono alla quinta edizione i Diversity Media Awards, l’iniziativa ideata e promossa da Diversity, no-profit fondata e presieduta da Francesca Vecchioni, che ogni anno presenta il Diversity Media Report: l’unica ricerca in Italia che rileva e premia i contenuti mediali e i personaggi che valorizzano i temi della diversità nell’informazione (a cura dell’Osservatorio di Pavia) e nell’intrattenimento (a cura del comitato scientifico di Diversity). I Diversity Media Awards premiano la rappresentazione inclusiva di genere e identità di genere, orientamento sessuale ed affettivo, etnia, età e generazioni, disabilità nei contenuti mediali. Un lavoro di ricerca e valutazione che coinvolge Diversity tutto l’anno e che trova la sintesi nell’appuntamento del 29 novembre 2020 con una serata-evento diffusa in diretta streaming (TRULive) – durante la quale saranno consegnati i riconoscimenti ai vincitori e alle vincitrici. Disabilità e orientamento sessuale e affettivo sono le “grandi escluse” dall’informazione italiana nel 2019 che, al traino della cronaca nera e dell’agenda politica del Paese, ha focalizzato l’attenzione su generazioni, etnia e genere. Più aderenti ai cambiamenti culturali della società in tutte le sue sfaccettature si presentano invece i prodotti dell’entertainment (serie TV, film, programmi radio e tv, pubblicità e prodotti digitali) che offrono all’analisi un’evoluzione nei contenuti e nell’approccio narrativo. Queste alcune delle evidenze emerse dal Diversity Media Report 2020 (DMR) presentato oggi a Palazzo Marino alla presenza del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, da Francesca Vecchioni affiancata da Monia Azzalini, Responsabile del settore Media e Gender dell’Osservatorio di Pavia. Durante l’incontro sono state annunciate anche le nomination per i Diversity Media Awards 2020, votabili online. “La convivenza con persone diverse vista da molti con sospetto e spesso rifiutata – afferma il Sindaco di Milano Giuseppe Sala – è alla base di una società contemporanea autentica e ricca, dal punto di vista umano e culturale. Milano, da sempre città aperta, ospitale e inclusiva, negli ultimi anni ha ripreso con vigore il suo ruolo di città laboratorio per la difesa dei diritti, nessuno escluso. La ricerca annuale curata da Diversity e dall’Osservatorio di Pavia che analizza l’atteggiamento dei media italiani, così potenti nell’influenzare l’atteggiamento della gente, è un sicuro punto di partenza per capire quanto la nostra società sta cambiando e come e dove è necessario intervenire”. Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2019, su 48.854 notizie registrate 5.387 (11%) hanno riguardato persone anziane e giovani, rappresentate nel 50% dei casi quali vittime o carnefici di episodi di violenza e criminalità. Registrano picchi di notiziabilità rilevanti i casi dell’anziano di Manduria (TA) torturato e ucciso da una baby gang, della bimba di 7 anni ferita a Napoli durante una sparatoria e dello scuolabus sequestrato a Milano da un fanatico. L’informazione ha parlato di giovani anche per il loro impegno sociale, dedicando ampia copertura alle manifestazioni ambientaliste nate dal movimento Friday For Future. Gli scontri politici e le questioni sociali relative ai flussi migratori hanno generato 4.556 notizie (9,3%) in cui i protagonisti e le protagoniste sono stati identificati sulla base dell’etnia. Due i momenti che hanno infiammato la cronaca e acceso il dibattito pubblico: il primo a luglio 2019, con la sfida di Carola Rackete alle autorità italiane per l’approdo della Sea Watch 3, il secondo a dicembre, con lo scontro tra alcuni Sindaci e il Ministro dell’Interno sull’applicazione del “Decreto Sicurezza”. Il genere connota i protagonisti e le protagoniste di 3.804 notizie (7,8%) come donne o uomini, mai transgender. Nel 63,5% dei casi le notizie hanno trattato fatti criminali, in prevalenza violenze contro le donne, come molestie, stupri, femminicidio, ma anche atti violenti in cui sono le donne ad essere protagoniste, principalmente nei confronti di figli minori. La disabilità è apparsa in 647 notizie (1,2%) di cui quasi un terzo ha riguardato il ferimento del nuotatore Manuel Bortuzzo, colpito da un proiettile fuori da un pub di Roma. L’orientamento sessuale e affettivo quasi scompare dall’agenda dei TG 2019, che gli dedicano solo 102 notizie (0,2%, come nel 2018), un terzo delle quali in occasione della Giornata Mondiale della Famiglia che si è tenuta a Verona e della relativa contromanifestazione organizzata dalla società civile pro-diritti LGBT+.