Roma – La Stampa nell’intervista al segretario generale della Cgil Maurizio Landini titola: “Il Sussidistan è quello delle aziende che vivono di contributi pubblici”. Un chiaro riferimento alle parole del presidente di Confindustria. Il leader sindacale afferma: “Tra il 2015 e il 2020 alle imprese sono andati sussidi per più di 50 miliardi. E più di un terzo dei 100 della manovra del 2020….sono sussidi per incentivare assunzioni, sgravi fiscali, aiuti di ogni genere. Si riferisce a tutto questo? Noi chiediamo di uscire dalla logica degli aiuti a pioggia per una nuova politica industriale che incentivi a creare lavoro di qualità e non precariato innanzitutto per giovani e donne”. E sul reddito di cittadinanza Landini afferma: “Dobbiamo distinguere bene. Un conto è combattere la povertà, un altro discutere come si crea lavoro. Non bisogna cancellare il reddito di cittadinanza è un intervento di emergenza per combattere la povertà”. Il segretario della Cgil si aspetta: “una lotta comune per combattere l’evasione fiscale” e sulla proposta di Bonomi di mettere l’intero stipendio nelle tasche dei lavoratori che poi dovrebbero pagare direttamente l’Irpef, replica: “Questo è puro populismo”. Infine sull’idea del leader di viale dell’Astronomia di rinnovare i contratti ma senza aumento salariale, Landini afferma: “Così si uccidono i contratti nazionali. E non è tra le cose previste dal Patto per la fabbrica. Non esiste in natura un contratto che non tuteli e aumenti il potere d’acquisto dei lavoratori. E oggi un aumento dei salari è necessario per far ripartire i consumi”.
Landini (Cgil): Il Sussidistan è quello delle aziende che vivono di contributi pubblici
Landini (Cgil): Il Sussidistan è quello delle aziende che vivono di contributi pubblici