Cgil, Piccolo Teatro: è finito il tempo delle schermaglie, ora basta!

Cgil, Piccolo Teatro: è finito il tempo delle schermaglie, ora basta!

Milano – Con una nota la Cgil di Milano e Flc intervengono sullo stallo al Piccolo Teatro: “Da oltre tre mesi il Piccolo Teatro è privo di un direttore a seguito delle dimissioni anzitempo di Sergio Escobar e in questo periodo abbiamo assistito a schermaglie politiche, accuse reciproche, rinvii, ostruzionismi e candidature autorevoli bruciate sul nascere. Questa situazione danneggia fortemente una delle più prestigiose istituzioni culturali del nostro Paese e d’Europa, ledendone l’immagine internazionale e impedendo nei fatti di predisporre per il teatro un progetto credibile di ampio respiro e di lungo termine. Questa impasse è ulteriormente grave in un momento già così difficile a causa della pandemia e della crisi. E’ finito il tempo delle schermaglie politiche sulla pelle dei Piccolo Teatro, ora basta. La responsabilità politica della scelta del direttore sta in capo ai soci fondatori del Teatro: MIBACT, Comune di Milano, Regione Lombardia e Camera di Commercio e troviamo scandaloso avere assistito nelle ultime settimane a forme di ostruzionismo nei lavori del CDA anche laddove vi sarebbe stata una maggioranza sufficiente ad eleggere il nuovo direttore. Ora chiediamo che i soci fondatori, a partire dal Ministro Franceschini, dal presidente della Regione e dal Sindaco, si chiudano idealmente in una stanza finché non verrà trovato un accordo. Non c’è più tempo da perdere: il nuovo direttore dovrà avere un profilo di alto e indiscusso livello artistico e godere dell’appoggio di tutte le istituzioni. Crediamo che qualsiasi altro percorso, a partire dalle dimissioni del CDA da qualcuno ventilate, risulterebbe deleterio poiché aprirebbe una fase gestionale molto complicata, allungando inevitabilmente i tempi di questa vicenda. E questo il Teatro non se lo può permettere. Pensiamo infine che, dopo questa vicenda sarà utile e necessario aprire una discussione sulla possibilità per i lavoratori del Teatro ad assistere ai lavori del CDA, magari sperimentando nuove forme di partecipazione, anche alla luce dell’accordo sulla tema siglato l’anno scorso a Milano tra OO.SS. e Assolombarda e condiviso con il Comune di Milano”.